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Amatevi sempre (quanto è bello)

Gianni Ciardo

Oggi ancora un altro lunedì. Ogni lunedì è sempre lunedì. Il massimo della differenza è che la settimana scorsa era 17 invece oggi è lunedì 24

Buongiorno! Oggi ancora un altro lunedì. Ogni lunedì è sempre lunedì. Il massimo della differenza è che la settimana scorsa era 17 invece oggi è lunedì 24. Allora 17-24, ambo secco sulla città di Bari e poi anche su tutte le ruote. Comunque, io ci sono sempre ogni lunedì.

Qualcuno potrà dire: ma tu sei ripetitivo? Io non sono ripetitivo… Io non sono ripetitivo… Io non sono ripetitivo… Io non sono ripetitivo!

Bene! L’altro giorno è stato l’onomastico delle zeppole, per farci ricordare anche di San Giuseppe.

Auguri quindi in ritardo a chi si chiama Giuseppe.

Ricordiamo Giuseppe Garibaldi, Giuseppe Baudo (alias Pippo), Giuseppe Mazzini, zio di Mina, Giuseppe Cionfoli, ma soprattutto San Giuseppe, marito putativo di Maria.

La storia la conosciamo quasi tutti. È un fatto che nei secoli si è ripetuto tante volte, solo che il falegname è diventato famoso, altri nelle stesse condizioni invece no!

È stata anche la festa del papà. Il papà è sempre il papà, oddio non sempre. La mamma è più sicura! Alcuni papà, non essendo riusciti a diventarlo continuano a farselo da soli.

È un po’ come quelli che non riescono a fare la cacca a casa e la fanno a teatro! Essere papà oggigiorno, non è facile.

L’educazione da trasferire al figlio è cambiata. Oggi c’è l’educazione artificiale. Una volta se il bambino chiedeva al padre: «Papà, è lontana l’America?», il padre rispondeva: «Stai zitto e nuota!».

Se il bambino chiedeva: «Papà, ma la mamma è morta?», il padre rispondeva «Stai zitto e scava!».

Scavare è un verbo che fa riflettere: io scavo, tu scavi, egli scava, noi scaviamo, voi scavate, essi scavano. Oddio, non è un granché però è profonda!

Comunque il papà dice sempre le cose giuste e bisogna osservarle. Ricordo mio padre al quale dicevo una cosa qualsiasi mentre giocava alle macchinette e saggiamente senza nemmeno guardarmi rispondeva: «Esatto».

Comunque, il papà è un uomo e la mamma è una donna.

Il tutto parte dalle origini. La donna, Diana, era cacciatrice, però anche l’uomo Diano è sempre stato cacciatore per necessità.

Che facevano?

Si procuravano una clava, si inoltravano nella foresta, cercavano la bestia, la catturavano, ammazzavano, la spogliavano, l’uomo si mangiava la carne e la moglie si «frecava» la pelliccia da sempre desiderata. Sono soddisfazioni.

Ecco, comunque l’importante è che fra di loro ci sia amore.

Se l’uomo offre dei fiori alla propria moglie senza motivo vuol dire che un motivo, un motivo c’è!

E se la donna riceve dei fiori dall’uomo e li fiuta?

Se lo fa due volte, vuol dire che li rifiuta. Amatevi!

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