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E' arrivato Natale, l'emozione è forte

Gianni Ciardo

L’emozione è forte. Il traffico pure. Gli appuntamenti per gli aperitivi, anche. L’umore è alto. I prezzi pure. Però è Natale e tutto va bene. Punto e basta. E chiacchiere non ce ne vogliono.

Buongiorno! Madoooò! Ci siamo. Eccoci arrivati al 23 dicembre. Domani è 24, vigilia di Natale. L’emozione è forte. Il traffico pure. Gli appuntamenti per gli aperitivi, anche. L’umore è alto. I prezzi pure. Però è Natale e tutto va bene. Punto e basta. E chiacchiere non ce ne vogliono.

Le ostriche, le cozze nere, i noci di mare, i taratuffi, per quanto riguarda il crudo. Per quanto riguarda il cotto c’è la caccia alle anguille e al capitone vivo da catturare con i fogli di giornale, che si usano a profusione nonostante l’aumento del petrolio e dunque della carta. Ma a Natale tutto è perdonato e passa inosservato. Qualcuno potrà dire, ma perché la benzina è aumentata? Beh può essere, però a me non me ne frega niente, tanto io metto sempre 1000 lire! Qualcuno giovane e qualche adulto cretino con lo spirito di chi non sa di esserlo potrebbe rispondere: “ma la lira non c’è più!”

Beh, lascio perdere, anche perché spiegare una battuta non è possibile.
I grandi comici lo hanno sempre detto. Le battute non si spiegano. Chi lo fa è cretino e anche piccolo comico.
Il 24 è la vigilia di Natale e di solito un tempo le vere famiglie si riunivano per stare insieme. Puntualmente, alla cena serale era sempre presente Nico che faceva le battute e conduceva il gioco della tombola oppure il Mercante In Fiera. Che bello! Oggi c’è WhatsApp, i selfie e l’IPad.

Il telefono serve solo da tenere sul mobile del tinello oppure sul presepe insieme alle pecorelle, ai pastori, al laghetto fatto da uno specchio rotto, al bue e l’asinello insieme a Gesù bambino sulla paglia, San Giuseppe e la Madonna in ginocchio che guardando San Giuseppe, indicando Gesù bambino dice “e anche quest’anno stiamo ai piedi di Cristo!”.
Per fortuna ci sono le bancarelle a Bari vecchia che danno la possibilità ai baresi di concedersi di fotografarsi e così confermare la popolarità perduta.

La popolarità è una cosa pericolosa, è come il rasoio nelle mani di un bambino di due anni. Provate a pensare che succederebbe se un bambino avesse in mano un rasoio senza saperlo usare. A Bari tutto è possibile.
Ogni successo di un barese è l’insuccesso di un altro barese! E in fondo il barese è sempre qualcuno! A questo punto devo dire: ma chi è il barese nella totalità dell’essere? E qual è il motivo per cui siamo qui? Non lo sapete? Va bene. Allora, dov’è via Quintino sella? Via Quintino Sella è la parallela di via de Rossi. È fatta. Questa è cultura. Comunque, malgrado tutto è Natale. Salviamolo!

La materia prima, il Natale dopo! Aprite gli occhi che a chiuderli non ci vuole niente! Per fortuna c’è l’amore. L’amore e il collante di tante cose! Se c’è l’amore c’è tutto. Non c’è bisogno che arrivi Natale per amare. Ogni giorno è buono. Regalate fiori a tutti, ma soprattutto alle vostre compagne di vita, alle vostre mogli. E ricordate che a Bari, quando un uomo porta i fiori alla moglie senza motivo, un motivo, un motivo c’è!
Auguri a tutti.

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