«Ciarderie»

Un bicchiere di vino con un panino, felicità!

Gianni Ciardo

È festa, è ancora festa. Una festa è fatta di onomastici, compleanni, comunioni, nomine, lauree e pure fine stagioni teatrali e non!

Buongiorno. È festa, è ancora festa. Una festa è fatta di onomastici, compleanni, comunioni, nomine, lauree e pure fine stagioni teatrali e non!
Sabato scorso è stata festeggiata una rete televisiva storica della mia città, Telebari. Cinquant’anni di storia, geografia, matematica, scienze, educazione fisica, religione, con firma del padre e di chi ne ha fatto le veci.
Se deve essere festa che festa sia per i suoi cinquant’anni.
Bene, però, una cosa è festeggiare soltanto cinquant’anni, un’altra cosa e festeggiare ottant’anni di successi veri.
Sto parlando del nostro Albano. Albano Carrisi, simbolo della nostra Puglia vocale, musicale. Il mondo intero ne è stato conquistato, senza aspettare la comodità o facilità di sfruttare l’invenzione di Facebook e affini.
Albano è uno che canta anche senza microfono. La sua capacità è stata quella di far cantare pure Romina che mai se la sarebbe cantata.
Per cantare, noi qui al Sud, intendiamo tante cose, specialmente nell’ambito di un certo gergo, ad esempio: «ecco quello se l’è cantata!».
Non è questo il caso, naturalmente. Romina, figlia onorabile del grande Tyrone Power, divo di Hollywood, che da un giorno all’altro si sarebbe potuto ritrovare ad essere il suocero di Albano. La cosa più curiosa è che nelle Feste hollywoodiane, organizzate dalla Metro Goldwyn Mayer, dove c’era Rita Hayworth, Clark Gable, Spencer Tracy, Frank Sinatra, Tyrone sarebbe stato costretto a dire: «Ecco lui è Albano, mio genero!».
Per rompere l’imbarazzo, per fortuna arrivava Jerry Lewis il quale chiedeva a Tyrone: «Che cosa auguri a tua figlia Romina?». «Felicità, un bicchiere di vino con un panino e felicità!» rispondeva lui.
Ottant’anni sono tanti, sono più di 50.
Oggi Albano continua a cantare le sue canzoni e la sua affezione verso la nostra terra e il mare di Puglia.
Romina c’è ancora? Certo! Il ricordo c’è ancora, per il resto Loredana l’accisa!
Il sottoscritto, Gianni Ciardo, chiede scusa se si è permesso di scherzare sul suo conterraneo Albano, però ho approfittato del fatto di conoscere lo spirito del nostro festeggiato per scrivere. Per scrivere quello che ho scritto, ho dovuto assaggiare il suo vino di Cellino San Marco.
Anche San Marco è un santo come lo è Albano, che per aver resistito a tutti questi anni, rappresentando la nostra nazione nel mondo, ha il merito di essere ancora con noi, accompagnandoci sempre con la sua voce.
Adesso devo chiudere dicendovi e ricordandovi che io consigli non ne do.
Però questa volta voglio farlo.
Albano un consiglio: canta!

Privacy Policy Cookie Policy