Stop alla guerra in Ucraina: a Bari in migliaia alla manifestazione per la pace

«Dopo otto mesi di guerra nel cuore dell’Europa, con i principali attori internazionali che non hanno saputo fornire delle risposte idonee a fermare il conflitto ed avviare dei seri negoziati è urgente», dichiara Carolina Velati, presidente dell’associazione 'Zona Franka'

Redazione online

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Sabato 22 Ottobre 2022, 13:48

14:36

BARI - Questa mattina a Bari migliaia di persone hanno risposto all’appello dei comitati per la pace a scendere in piazza per chiedere che venga fermata la guerra in Ucraina e avviare immediatamente una Conferenza di Pace con la regia dell’Onu. «Dopo otto mesi di guerra nel cuore dell’Europa, con i principali attori internazionali che non hanno saputo fornire delle risposte idonee a fermare il conflitto ed avviare dei seri negoziati è urgente - dichiara Carolina Velati, presidente dell’associazione 'Zona Franka' - che siano la società e la politica ad attivarsi per chiedere un impegno forte per una pace immediata e una fase di negoziazione». «Fase di negoziazione - aggiunge - che rimetta al centro il ruolo dell’Onu e dell’Unione Europea, che devono farsi carico di uno sforzo diplomatico e politico senza precedenti per assicurare ai popoli del mondo una garanzia seria di equilibrio nelle dinamiche geopolitiche». «Il futuro del pianeta è a rischio: la minaccia nucleare è stata già avanzata - afferma Vittorio Ventura, coordinatore della Rete della Conoscenza Puglia - da entrambe le parti del conflitto, ma non è accettabile che sia normalizzata una prospettiva di questo genere». «Bisogna lavorare per una pace duratura nell’ottica della pacifica coesistenza tra i popoli: solo così sarà possibile - conclude - assicurare un futuro ad una generazione come la nostra, che già è interessata da un gran numero di criticità che ne hanno compromesso le possibilità di una vita sicura nella giustizia».

«Vorremmo più caschetti per i lavoratori e meno elmetti per i soldati": è l’appello lanciato dal palco dal segretario generale della Cgil Puglia durante la manifestazione regionale di «Europe for Peace» che ha visto migliaia di persone partecipare al corteo questa mattina a Bari per chiedere lo stop alla guerra in Ucraina. «Non possiamo sopportare - prosegue Gesmundo - che in un momento di difficoltà per tante famiglie, giovani, lavoratori, pensionati e imprese i governi destinino risorse sulle armi e anziché su interventi sociali che garantiscano dignità e diritti alle persone. Non si possono fermare le morti e la distruzione causate da una guerra di aggressione con altre armi, serve un intervento forte della politica e degli organismi internazionali o rischiamo un’escalation che finirà sempre per colpire in primis i civili e gli innocenti. Per questo il 5 novembre sarà importante essere tutte e tutti a Roma per affermare che l’Italia ripudia la guerra e vuole la Pace» conclude Gesmundo.

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