I nodi dell'acciaio

Ex Ilva, 24 ore di sciopero in tutti i siti del gruppo. Il Corteo a Taranto sfida il maltempo: «Non ci sono prospettive» VIDEO

Redazione online (video Valentina Castellaneta)

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Le sigle metalmeccaniche evidenziano la necessità di «un progetto industriale che garantisca la realizzazione della decarbonizzazione della produzione, l’ambientalizzazione ed il ripristino di luoghi di lavoro sicuri e dignitosi»

Sciopero di 24 ore in tutti i siti del gruppo ex Ilva oggi per richiamare l’attenzione sulla vertenza che riguarda 10.700 lavoratori diretti, oltre 1.500 di Ilva in As e 6mila dell’indotto. Mobilitazione confermata nonostante la convocazione da palazzo Chigi di un vertice per il 28 ottobre prossimo. A Taranto, sfidando il maltempo, è partito un corteo di lavoratori e sindacati dalla fabbrica per raggiungere Palazzo di città, dove si terrà un sit-in e verrà consegnato un documento al sindaco Piero Bitetti.

La convocazione a palazzo Chigi, hanno spiegato Fim, Fiom e Uilm, è «un primo importante risultato ottenuto con la mobilitazione e le assemblee che si sono tenute in tutti i siti del gruppo con la partecipazione dei lavoratori di Adi, Ilva As e dell’indotto. Restano confermate tutte le ragioni dello sciopero». Le sigle metalmeccaniche evidenziano la necessità di "un progetto industriale che garantisca la realizzazione della decarbonizzazione della produzione, l’ambientalizzazione ed il ripristino di luoghi di lavoro sicuri e dignitosi». Poi invocano "l'intervento pubblico che garantisca tutta l’occupazione» e ribadiscono «la contrarietà ad una cassa integrazione senza una chiara prospettiva» e «il mantenimento dell’integrità del gruppo, No allo spezzatino societario».

Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom-Cgil

Francesco Brigati, segretario generale Fiom-Cgil Taranto

Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil

Il corteo dei lavoratori dello stabilimento siderurgico di Taranto (diretti, di Ilva in As e dell’appalto), partito dalla fabbrica intorno alle ore 8.45, ha raggiunto Palazzo di Città, dove si svolge un sit-in. Una delegazione di sindacati consegnerà un documento al sindaco Piero Bitetti. E’ in corso lo sciopero di 25 ore in tutti i siti del gruppo per richiamare l’attenzione sulla vertenza, giunta ad uno snodo cruciale.
Al governo, che ha fissato un incontro per il 28 ottobre a Palazzo Chigi, le sigle metalmeccaniche chiedono " l’apertura di un confronto che affronti la complessità delle questioni sociali e che individui un quadro di strumenti che diano risposte ai lavoratori, per il pregresso e per il futuro».

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