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MediTa festival, consegnato a Ron il premio Due Mari. Arisa a Taranto: «La città ritrovi nuova luce»

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Concerto dell’artista a Taranto sold out «per me la musica è vita». Oggi conferenza stampa di Arisa: «Taranto esalti la sua bellezza»

TARANTO -  Con il concerto di Ron, accompagnato dall’Orchestra della Magna Grecia diretta dal Maestro Valter Sivilotti, ieri sera, 6 settembre, ha avuto inizio la quinta edizione del MediTa, il festival pop sinfonico del Mediterraneo in programma a Taranto nell’Oasi dei Battendieri. Ron si è raccontato attraverso il suo ricco repertorio, cantando anche brani scritti con Lucio Dalla e che lo stesso cantautore bolognese gli affidò appena sedicenne, giunto a Roma in RCA accompagnato dai genitori dalla sua Garlasco (Pavia).

Un live durato circa due ore: da Il gigante e la bambina a Piazza grande, da Una città per cantare a Joe Temerario, da Attenti al lupo a Non abbiam bisogno di parole e Vorrei incontrarti fra cent'anni con la quale vinse il 46esimo Festival di Sanremo in duetto con Tosca. Tutte canzoni interpretate in una location suggestiva, immersa negli ulivi, a ridosso del mar Piccolo. Fra i brani, anche Almeno Pensami, testo sul quale scrisse una musica e con il quale partecipò al Festival di Sanremo nel 2018 vincendo il Premio della Critica Mia Martini, e Sono un figlio, dedicata ai genitori.

La rassegna, con la direzione artistica del Maestro Piero Romano, è promossa dall’Orchestra della Magna Grecia in collaborazione con il Comune di Taranto e il patrocinio della Regione Puglia, Polo Arti Cultura Turismo Regione Puglia, Teatro Pubblico Pugliese-Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura e il Ministero della Cultura.
«La musica è la vita che scelgo ogni giorno per me - ha dichiarato Ron - e le canzoni, che a volte possono farci piangere o sperare, in fondo, rivelano l’essenza più intima di noi».
Il presidente della Bcc San Marzano Emanuele Di Palma ha consegnato al cantautore pavese il Premio dei Due Mari, un pumo artigianale in ceramica di Grottaglie, simbolo di prosperità e rinascita. Questa sera secondo appuntamento con il MediTa: il concerto di Arisa con l’Orchestra della Magna Grecia diretta dal Maestro Roberto Molinelli. 

«Sono arrivata ieri e ho visto una città bellissima, l’ho scritto anche ai miei amici. Ho pensato: cavolo, Taranto è proprio una bella città. L’inquinamento legato alla grande industria? Credo che non sia mai abbastanza parlare delle criticità di un luogo per far sì che queste criticità possano essere superate del tutto. Non bisogna accantonare i problemi, quando i problemi ci sono vanno risolti. Quindi io sono qui anche per questo: ci tengo molto affinchè questa città che fa parte del mio amato Sud ritrovi una nuova luce e che gli abitanti possano vivere sereni e godere della bellezza del luogo in cui si trovano». Così la cantante Arisa che stasera terrà un concerto all’Oasi dei Battendieri di Taranto, accompagnata dall’Orchestra della Magna Grecia diretta dal maestro Roberto Molinelli, per la seconda serata del MediTa festival.

«Sono felicissima - ha detto Arisa nel corso di una conferenza stampa al Mon Reve resort - di essere qui a Taranto. Per me è la prima volta. In realtà da bambina venivo in vacanza a Ginosa Marina, in provincia di Taranto, ed è ancora una delle mie mete preferite perchè mi ricorda tante cose belle che ho passato e condiviso con la mia famiglia».
«Per me - ha aggiunto - collaborare con il maestro Molinelli (presente all’incontro con i giornalisti insieme al maestro Piero Romano, direttore artistico dell’Orchestra della Magna Grecia, che organizza la rassegna) è stata sempre una grandissima aspirazione, nel senso che abbiamo provato a lavorare anche altre volte e non ci siamo riusciti. Quindi, quando mi hanno detto che ci sarebbe stato Roberto per me è stata una garanzia. Ho dato veramente con grande entusiasmo in mano a lui i miei brani più importanti e un grandissimo onore sarà per me suonare con l’Orchestra della Magna Grecia, che è il simbolo della resilienza di questo posto. Che l’arte e la cultura vincano su tutto e riescano in un certo senso a vincere anche delle battaglie sociali», ha concluso Arisa.

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