Politica
Al via il Forum in masseria da Vespa: «In Ue situazione esplosiva». Parlano Tajani e Pichetto Fratin
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Il confronto con il vicepremier Tajani: «Il governo italiano è stabile e resterà in vigore 5 anni»
MANDURIA - Con un dibattito sulla transizione energetica e digitale e il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, è cominciato a Manduria il 'Forum in masserià, tradizione rassegna politica organizzata da Bruno Vespa nella sua tenuta nell’alto Salento. Quest’anno, per la sesta edizione, gli ospiti - previsti 10 ministri tra cui i due vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini - sono accolti in una tensostruttura coperta creata ad hoc anche per ripararsi dal caldo e dal sole, e che c'è tra la masseria e i vigneti.
«Ci siamo lasciati a Saturnia, nella versione autunnale dei Forum prima delle elezioni europee e ora, dopo il voto, non avremmo immaginato una situazione così esplosiva - ha detto Vespa aprendo la rassegna - con l’Italia che è l’unico paese ad avere un governo stabile. Allora bisogna vedere come l’Italia saprà spendere le sue carte».
«Dalla prima lettura risulterebbe un blocco fino a 18 mesi di ogni iniziativa del settore sul territorio e a una prima lettura il blocco di ciò che è stato autorizzato è incostituzionale. Quindi la norma non è applicabile». Così il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, a proposito della legge che, in Sardegna, ha bloccato per 18 mesi la realizzazione di impianti di produzione dell’energia da fonti rinnovabili nell’isola, per arginare il far west delle richieste di autorizzazioni. Il ministro l’ha detto al 'Forum in masseria' di Bruno Vespa in corso in Puglia.
Alla domanda se lo Stato intenda impugnare la legge regionale al Tar, Pichetto ha risposto: «La legge verrà esaminata dal governo e se ci sono elementi che vanno oltre i poteri della regione Sardegna, che è regione autonoma, la impugneremo alla Corte costituzionale. Ma lo valureremo». Quindi ha aggiunto: "Posso capire la campagna elettorale e la necessità di regolamentare una pioggia di istanze in un territorio come la Sardegna, ma un blocco del genere non è ammissibile. Dobbiamo raggiungere gli obiettivi», rimarcando che «noi oggi in Italia paghiamo l’energia elettrica sui 100 euro a megawatt all’ora. Il nostro Paese non può mantenersi, come paese del G7, con un prezzo dell’energia che rimane doppio, a volte triplo, rispetto a paesi dell’Ue».
«Noi abbiamo interesse, come italiani, ad avere un portafoglio importante a cui possiamo ambire. Anche perché da noi c'è un governo molto stabile che è in carica e resterà in carica fino a fine legislatura e che è uscito rafforzato dal voto di giugno. Quindi anche noi potremmo fare la voce grossa nella trattativa perché credo che l’Italia ne abbia diritto». Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando delle trattative sulle nomine europee, dal palco di 'Forum in masserià in corso a Manduria, nella tenuta di Bruno Vespa.
L’avvicinamento di Matteo Salvini al gruppo dei Patrioti lanciato da Viktor Orban crea problemi agli alleati di centrodestra in Italia? «No, perché l’Europa è un’altra cosa». Così il vicepremier Antonio Tajani ha risposto a Bruno Vespa, dal palco di 'Forum in masserià in corso a Manduria.
Tajani ha aggiunto: «Noi siamo una coalizione politica in Italia che governa il paese, governa regioni e comuni e che corre sempre unita, a differenza della sinistra. Loro sono una coalizione elettorale. Noi no, con l’unica differenza del diverso collocamento dei singoli nelle varie famiglie europee». Quindi ha ribadito: «Noi siamo nel Ppe, Fratelli d’Italia è nei conservatori, Salvini fino all’altro giorno era nel gruppo della Le Pen che si sta trasformando nel gruppo dei patrioti per l'Europa».
E’ possibile che il primo reattore nucleare sia pronto nel 2030? «Io non sono in grado di dirlo. I ricercatori dicono 2028-2029-2030 e io dico: 'Bene, aspetto il prodotto, partecipo alla ricerca e alla sperimentazione. Poi può essere il 2030 0 2031 ma è un percorso obbligato per il nostro Paese». Così il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto, ha risposto a Bruno Vespa dal palco di 'Forum in masseria', la rassegna organizzata a Manduria in collaborazione con 'Comin & partners'.
Il ministro ha assicurato che sul nucleare «come governo siamo determinati. Stiamo andando avanti su ricerca e sperimentazione sia sulla fissione verso la quarta generazione, i cosiddetti piccoli reattori, sia sulla fusione».
«Marina Berlusconi ha le sue idee, è una grande imprenditrice e non ha mai chiesto a Forza Italia di fare una cosa piuttosto che un’altra. Sui temi etici, nella tradizione di FI, c'è sempre stata libertà di coscienza. In un movimento che vuole essere una grande forza politica si possono avere posizioni differenti ma c'è un minimo comune denominatore che è il rispetto della persona, sempre e comunque. Quello per noi è cosa irrinunciabile». Così il segretario di Forza Italia, Antonio Tajani a chi gli chiedeva se abbia percepito come critiche le dichiarazioni della figlia di Silvio Berlusconi sulla sua maggiore «sintonia» con la sinistra sui diritti civili. Tajani l’ha detto a margine del 'Forum in masserià a Manduria.
E ha ricordato: «FI non si è mai espressa su quei temi e mai ha preso posizione, se non con la libertà di coscienza» citando ad esempio la posizione sulle unioni civili.