nuoto
Taranto, anche la campionessa Benny Pilato agli esami di maturità
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Oggi niente piscina ma per la «ranista» c'è la prima prova dello scritto
TARANTO - Una settimana… alla Pilato. Intensa, impegnativa, emozionante. Una settimana atipica per una teenager come, del resto, è stata la sua adolescenza. Una settimana che sintetizza e simboleggia la vita di una ragazza la cui fama è di livello mondiale, ma che si confronta con la quotidianità e le problematicità intrinseche di chi vive il quarto lustro in una delle province (dati Istat) meno accoglienti d’Italia. Divisa, come non mai, tra libri e cloro, Benedetta Pilato è chiamata alla prova di maturità.
Questa volta non si tratta di retorica. Al «Principessa Maria Pia» di Taranto, a poche centinaia di metri dalla piscina Meridiana, dove si allena, la fresca diciottenne, chiuderà in questi giorni il percorso di studi in scienze applicate, iniziato cinque anni fa. Testa agli esami di Stato, ma non solo. Proprio in questo fine settimana, la programmazione natatoria nazionale, prevede la disputa del trofeo internazionale Settecolli. Giunto alla 59ª edizione, il trofeo rappresenta, non solo una grande vetrina, ma consente ai partecipanti di ottenere i tempi minimi di qualificazione per i prossimi Mondiali, ormai imminenti. Nella giapponese Fukuoka, l’élite del nuoto planetario, darà spettacolo tra il 13 ed il 20 luglio. «Andrò in Giappone per divertirmi - ha affermato in un’intervista rilasciata per Sky lo scorso maggio a Milano, la ranista tarantina - cercando di ottenere il massimo. Ma non sarà semplice perché la condizione non è eccezionale ed il lotto delle partecipanti è molto agguerrito. Anzi, esso si è arricchito ancor più negli ultimi tempi, con nomi nuovi, o con grandi ritorni».
La nuotatrice allenata da Vito D’Onghia lo ha detto col sorriso. Per divertirsi è andata finora in giro per il mondo raccogliendo successi, medaglie e record. Il «divertirsi in acqua» è stata sempre la prerogativa, l’impostazione mentale e, quelle rare volte in cui le circostanze hanno in qualche modo intaccato quello spirito gioioso, le conseguenze sono state deleterie. Due anni fa, e proprio in Giappone, la conferma più eclatante di ciò. La gara olimpica sui 100 rana, fortemente voluta, ottenuta e poi rivelatasi la più grande delusione sportiva della giovane carriera. Nel 2021, a Tokyo, la «record girl», aveva solo sedici anni. Probabilmente chi ha a che fare con sedicenni, chi ha la fortuna di viverci insieme, nel guardarli, nel parlarci, nel carpirne emozioni e stati d’animo, può comprendere. Benedetta ha sempre dimostrato grande maturità ma questo non cambia i dati sulla carta d’identità. Questo talora viene dimenticato da chi commenta i successi o gli insuccessi, da chi esercita immotivate pressioni. Invece, la non professionalità dell’attività agonistica svolta finora, deve essere un parametro di base nelle valutazioni. Sul piatto della bilancia non possono essere esclusi aspetti come persino il disagio dovuto alla costrizione di raggiungere Bari per allenarsi due volte a settimana in vasca da 50 metri. Nelle valutazioni di questa settimana, in cui si inaugura astronomicamente l’estate, bisognerà mettersi nei panni di chi deve essere in grado di contenere ansie, e dosare le forze psicofisiche.
Questa mattina, e domani mattina, Benny, sosterrà le prove scritte degli esami di maturità. Nel pomeriggio di domani, ha un volo prenotato per Roma, dove andrà a tentare l’assalto al secondo pass per Fukuoka. Venerdì mattina andrà in vasca per le batterie dei 100 rana, auspicando la partecipazione alla finale pomeridiana e sperando di ottenere il minimo per i Mondiali. Kermesse alla quale comunque sarà presente, perché agli Assoluti di Riccione, il minimo venne ottenuto nella specialità dei 50 rana. Al Settecolli, super Benny, si presenterà con l’idea di provare l’ennesima impresa: un tentativo che va fatto. Poi il rientro in riva allo Jonio per rituffarsi, questa volta sui libri, per finalizzare la preparazione della prova orale, che sosterrà agli inizi della prossima settimana. Occorrono nervi e muscoli d’acciaio. Buona fortuna, super Benny.