I dati

Fondazione Cesvi: «In Puglia è emergenza infanzia maltrattata»

Redazione online (Video Marisa Ingrosso)

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Obesità infantile in aumento: nel 2022 il 31,6% bambini in sovrappeso, peggioramento costante

BARI -  La Puglia è la seconda regione in Italia per numero di pediatri che seguono bambini under 15, ma nel territorio permangono problematiche per la salute dei minori. Un dato «allarmante» riguarda l’obesità infantile: nel 2022, il 31,6% dei bambini era in sovrappeso, con un peggioramento costante dal 2016. Non solo: secondo Stefano Piziali, direttore generale di CESVI, intervistato ai nostri microfoni in occasione dell'incontro avvenuto questa mattina a Bari sull'Indice regionale sul maltrattamento e la cura all'infanzia, la Puglia è maglia nera per quanto riguarda l'infanzia maltrattata. Il Tacco d'Italia è sul podio con Calabria e Sicilia.

È quanto emerge dal rapporto 'Indice regionale sul maltrattamento e la cura all’infanzia in Italia', realizzato da Fondazione Cesvi e presentato questa mattina a Bari nella sala consigliare della Regione. L’evento è stato organizzato in collaborazione con la Fondazione Giovanni Paolo II e il Garante dei diritti del minore della Regione Puglia. Sono intervenuti tra gli altri Stefano Piziali, direttore generale di Cesvi; Ludovico Abbaticchio, Garante dei diritti del minore e Loredana Capone, presidente del Consiglio Regionale.

Dal rapporto emerge che la Puglia, in relazione alla capacità di cura dei minori, si trova alla diciottesima posizione per fattori di rischio che includono far parte di una famiglia monogenitoriale e la difficoltà di accedere a servizi per il sostegno della genitorialità. In entrambe le casistiche la Regione ha registrato un peggioramento dall’ultima rilevazione. Per quanto riguarda le famiglie monogenitoriali il numero è rimasto stabile fino al 2021, ma successivamente si è verificato un aumento: nell’ultimo biennio le famiglie monogenitoriali in Puglia sono 176mila e, di queste, 146mila sono nuclei a carico delle sole madri.

La Puglia viene considerata, comunque, come una delle regioni dove sono evidenti gli sforzi in termini di creazione di reti interistituzionali che mettono in collegamento i servizi di protezione e tutela per migliorarne l’efficacia. Si tratta cosi di una regione a «elevata potenzialità» nel contrastare il fenomeno del maltrattamento su minori in Italia.

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