L'evento
C’è un paese in Italia in cui non si festeggia Halloween ma le Fucacoste: benvenuti a Orsara di Puglia
This browser does not support the video element.
Altro che Halloween: questa è la notte in cui le anime tornano a casa tra fuochi, zucche intagliate e riti antichi. Così il borgo foggiano celebra la vita, la memoria e la tradizione contadina
A Orsara di Puglia, piccolo borgo del Subappennino Dauno al confine con l’Irpinia, Halloween non è mai arrivato. Qui, ogni 1° novembre, la notte si illumina di fuoco e memoria: è la notte dei “Fucacoste e cocce priatorje”, i Falò e le Teste del Purgatorio, una delle tradizioni più suggestive e antiche del Sud Italia.
Da secoli, decine di falò accesi nelle strade e centinaia di zucche intagliate con un lumino al loro interno guidano le anime dei defunti verso le case dei vivi. Attorno al fuoco, le famiglie si riuniscono per ricordare chi non c’è più e per condividere il cibo della memoria: la “muscitaglia”, o grano dei morti, dolce rituale a base di grano cotto, melograno, noci e vincotto. Un piatto che celebra il ciclo della vita, la rinascita e il legame profondo tra il mondo dei vivi e quello dei defunti.
Un ponte di fuoco, gusto e cultura
Quest’anno, la Notte dei Fucacoste cade in un lungo ponte che va dal 31 ottobre al 2 novembre, e Orsara si prepara ad accogliere migliaia di visitatori con un programma denso di appuntamenti.
Venerdì 31 ottobre sarà la vigilia, con laboratori di intaglio delle zucche, l’apertura de “Le vie delle zucche d’autunno”, uno spettacolare videomapping sulla facciata dell’Abbazia e la seconda edizione del “Ghost Tour”, visita guidata notturna tra i misteri e i racconti tramandati dai nonni (partenza alle 21.30, prenotazione obbligatoria al 353.3998020).
Il 1° novembre, la notte dei Fucacoste
Il cuore della festa sarà sabato 1° novembre. Dalla mattina, Orsara sarà un brulicare di iniziative: visite guidate (ore 10 e 15.30), laboratori di zucche, spettacoli itineranti e street band.
Alle 18.30, il momento più atteso: l’accensione simultanea dei falò in ogni angolo del paese. È l’istante in cui il borgo si trasforma in un mare di luce e fuoco, e le “cocce priatorje” – le zucche intagliate – disegnano volti, sorrisi e anime sulle pietre antiche del centro storico.
In piazza e nelle vie, gli stand di street food offriranno i sapori tipici locali, mentre alle 23.30 partirà la processione della Congrega dei Morti dalla Chiesa di San Nicola di Bari, uno dei momenti più toccanti della tradizione.
Il giorno dei ricordi
Domenica 2 novembre, Orsara continuerà a raccontarsi con il “Viaggio nella memoria”, rievocazione storica animata da figuranti in costume d’epoca, e con la visita ai vigneti del vitigno autoctono Il Tuccanese, simbolo dell’identità agricola del territorio.