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Lecce, settimana del Festival del Cinema Europeo: scoppia la festa ai piedi della statua di Sant'Oronzo
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Trampolieri sputafuoco e la grande orchestra GiroDiBanda diretta dal maestro Cesare Dell’Anna
LECCE - Lecce in festa per la settimana di proiezioni del Festival del Cinema Europeo. Nell’ambito delle iniziative collaterali del Festival Off organizzato in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, in piazza sant’Oronzo dove è stata montata la cassarmonica, si è esibita la grande orchestra GiroDiBanda diretta dal maestro Cesare Dell’Anna, discendente da un’antica famiglia di musicisti bandisti.
All’ombra della statua del patrono Oronzo, dopo la proiezione di un estratto del film di Daniele Cini incentrato sulla stessa Banda, il concerto si è svolto a tarda ora davanti ad un pubblico numerosissimo, che al suono della musica mainstream, non ha saputo resistere alla tentazione di improvvisare balli di gruppo. La performance alla quale hanno aggiunto brio due trampolieri sputafuoco, ha fatto seguito alla proiezione, nella vicina Multisala Massimo, del primo dei dieci lungometraggi in concorso per il Premio Ulivo d’Oro intitolato alla critica cinematografica Cristina Soldano, madre dell’ideatore della kermesse giunta alla XXV edizione, Alberto La Monica. Si tratta del lavoro del regista messicano Edgar San Juan, “Casi el Paraìso”, che narra le intricate vicende di un nobile italiano, diventato tale in seguito al cambio di identità, che da ladruncolo squattrinato, lo lancia nel jet set internazionale, sino a sposare in Messico la figlia di un ricco e corrotto uomo politico. Molto apprezzata dal pubblico in sala anche per la riuscita recitazione del protagonista, l’attore abruzzese Andrea Arcangeli, la pellicola è stata girata anche in Puglia grazie al sostegno di Apulia Film Commission.
Il Festival proseguirà sino a sabato 13 novembre, e proprio l’ultima sera, è in programma la proiezione dell’atteso docufilm del regista nativo di Squinzano, Enzo Pascal Pezzuto, “I Santi di carta”, prodotto da Anna Murolo per Khàrisma Film. Girato fra Lecce, Otranto, Surano, i Castelli Romani e Cinecittà, in abiti ed ambientazioni d’epoca, il film racconta la vera storia della scomparsa, nel capoluogo salentino, della fiorente arte delle statue di Santi e Madonne realizzate in cartapesta per le chiese di mezzo mondo, anche per l’intervento del Vaticano, a favore delle statue in legno provenienti dal Veneto.