Foggia, la bomba del clan: «Quello incassa da morire, deve far campare anche a noi»

Le immagini di un attentato e le intercettazione di un gruppo di spacciatori che si finanziava anche con il racket e i furti

Redazione on line

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Venerdì 08 Febbraio 2019, 11:59

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Sono le 2.29 del 27 dicembre del 2017: nelle immagini di intravedono due giovani incappucciati che camminano a piedi e si dirigono verso la saracinesca di un negozio davanti al quale piazzeranno una bomba che esploderà di lì a pochi secondi poco prima del passaggio di in ignaro passante. E' uno dei video a conforto dell'indagine Far west oggi culminata con una serie di ordinanze di custodia cautelare contro un presunto gruppo criminale dedito al traffico di droga che si finanziava anche con gli attentati. I Carabinieri di Foggia hanno ricostruito il giro d'affari del gruppo facente capo a Matteo Bocale di Cagnano Varano, mettendo a fuoco un anno e mezzo di attività illecite. Nel corso delle indagini sono emerse alcune intercettazioni nel corso delle quali gli indagati parlando tra di loro e facendo riferimento a una boutique da colpire e far esplodere dicono: «"il negozio sta pigliando soldi a morire.. deve far campare pure a noi bastardo!..». In carcere sono finiti: Matteo Bocale, 21 anni, Michele Pio Manco, 29, Alessio Di Maggio, 23, Patrizio Fini, 27, Paolo Pio Coletta, 20. Arresti domiciliari per: Giovanni Fini, 24, Christian Fiorini, 31.

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