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GAZZETTA TV Aeroporto di Bari, scatta l’ora X: di notte arrivare in centro è un calvario per i turisti
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Disagi, attese e scarsa chiarezza nei trasporti mettono alla prova i turisti appena arrivati. Per molti, il viaggio comincia con una corsa a ostacoli tra taxi introvabili e attese infinite
Bari, porta d’ingresso della Puglia e punto nevralgico del turismo nel Sud Italia, continua a registrare numeri importanti in termini di arrivi. Ogni anno migliaia di turisti scelgono di atterrare all’aeroporto “Karol Wojtyła”, spesso attratti dalla bellezza delle coste, dai borghi storici e dalla cucina locale. Ma una volta a terra, inizia per molti il vero problema: come raggiungere il centro città.
Le opzioni teoricamente non mancano: treno, autobus Amtab, Uber, navette private, taxi e NCC. Tuttavia, nella pratica, il sistema mostra tutte le sue fragilità, soprattutto di notte. Tempi di attesa lunghi e scarsa integrazione tra i servizi mettono in difficoltà soprattutto chi arriva per la prima volta.
Tra ritardi, coincidenze mancate e alternative poco visibili, il trasferimento verso il centro di Bari — meno di 10 chilometri — può trasformarsi in un’odissea. Il collegamento ferroviario esiste ed è potenzialmente efficiente, ma non sempre compatibile con l’orario dei voli (l'ultimo treno è alle 23.23). I taxi sono spesso pochi nei momenti di maggiore afflusso, mentre le navette private richiedono prenotazioni anticipate.
Un paradosso, quello di una città che cresce come destinazione turistica ma che non riesce ancora a garantire un'accoglienza all’altezza già al primo contatto con il territorio. L’impressione di molti turisti è quella di trovarsi davanti a un sistema che non tiene conto delle esigenze reali di chi arriva.
Le richieste, da parte di cittadini, operatori turistici e associazioni, si fanno sempre più insistenti: serve un piano integrato di mobilità che metta al centro l’aeroporto come hub strategico, con collegamenti certi, frequenti, chiari e accessibili. Perché l’accoglienza non inizia in hotel, ma appena si mette piede fuori dall’aereo.