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Cerignola, al pronto soccorso il medico dorme in servizio. I colleghi: «Non sta bene» VIDEO

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L’episodio accaduto il 1 maggio. La lettera del personale del reparto: «Non può lavorare qui»

CERIGNOLA - Un medico dorme mentre è in servizio al pronto soccorso, a poca distanza da lui un paziente attende, steso in barella, il suo destino. Il tutto il pieno giorno. Sono le immagini di una video segnalazione che arriva dal presidio ospedaliero Tatarella di Cerignola, e che raccontano una situazione di disagio che si protrae ormai da mesi. Così testimonia, quantomeno, una lettera scritta da alcuni operatori sanitari e indirizzata al dirigente del servizio di Pronto Soccorso del nosocomio. L'ultimo episodio quello del primo maggio, data in cui è stato girato il video in questione.

Nella notte tra il 30 aprile e il 1 maggio, si legge nella segnalazione, il dottore protagonista della vicenda "appariva sonnolento e maldisposto a gestire le urgenza in attesa", causando così un rallentamento nell'accesso dei codici arancioni. Più volte sollecitato dai colleghi, il medico suggeriva di "far gestire i pazienti alla collega o di far visitare i pazienti alle infermiere, cosa che si ripeteva nelle stesse modalità anche alla presenza dei pazienti e dei parenti che chiedevano lecite spiegazioni".

"A più riprese - continua il testo - il dottore (che è tuttora in servizio, ndr) si presentava ai pazienti in evidente stato di stanchezza, ma ancor più grave in condizioni impresentabili, addormentandosi alla loro presenza e rifiutandosi di valutare in tempi adeguati i pazienti in attesa adducendo scuse di vario genere. Numerosi pazienti hanno registrato un ingiustificato ritardo nella valutazione medica". 

Poi, al pronto soccorso - come emerge ancora dalla lettera dei sanitari - è giunto un paziente in codice arancione, valutato dal medico in questione come un caso di ipertensione con associata epistassi. Apportate le cure del caso, il paziente tuttavia continuava a sanguinare. Alla sua richiesta di un ulteriore intervento per tamponare l'emergenza, il dottore ha proceduto comunque con la dimissione. Il tutto mentre "alternava fasi di sonno evidenti alla presenza non solo del paziente ma anche dei famigliari che nel frattempo, preoccupati, erano sopraggiunti". I parenti hanno cominciato così a riprendere in video il medico dormiente alla scrivania e la tensione è salita notevolmente, tanto che il paziente ha poi aggredito verbalmente il dottore, e solo grazie all'intervento delle guardie giurate e del personale infermieristico si è evitata l'aggressione fisica concreta.

Le immagini sono state girate intorno alle ore 13.40, molte ore dopo quindi l'inizio dell'orario notturno.  

Nel corso del turno di servizio sono giunti ben 4 codici arancioni e un codice azzurro. Esortato da una collega a valutare i pazienti, ha per tutta risposta esclamato: "Vedili tu o falli vedere dagli infermieri", assentandosi dalla sala rossa fisicamente per oltre un'ora e mezza.

Il personale nella lettera chiede dunque un intervento per prendere gli opportuni provvedimenti, "al fine di tutelare medici e infermieri in servizio e salvaguardare le condizioni di lavoro e psicologiche degli stessi": "La situazione di questa notte non è altro che l'ultimo caso in ordine cronologico di una condizione di disagio grave per il personale medico e infermieristico che si protrae ormai da mesi, nonché di rischio reale e concreto per la salute dei pazienti esponendo tutti a rischio di aggressioni".

ASL: AVVIATE LE VERIFICHE

«Quello che è accaduto tra il 30 aprile notte e il 1 maggio, appena segnalatomi, è stato preso in carico dalla direzione strategica che ha chiesto e ottenuto una relazione dal direttore del pronto soccorso. Sono stati adottati provvedimenti nei confronti dell’intero sistema sanitario». Così il direttore generale dell’Asl Foggia, Antonio Nigri, in riferimento a quanto accaduto nel pronto soccorso di Cerignola dove un medico è stato ripreso, in un video girato dal familiare di un paziente, mentre sonnecchiava seduto alla scrivania. A poca distanza c'era un paziente sdraiato sulla barella.

«Ho concordato - continua il direttore - con il professionista e la sua famiglia la necessità di avviare un percorso di valutazione del suo stato di salute, adottando insieme l’opportunità di un percorso di verifica di merito. Vorrei confermare la carenza di organico che esiste anche da noi come nel resto d’Italia, sottolineando che proprio in questi giorni c'è stato un incontro con i sindacati del 118 per la programmazione estiva, (periodo durante il quale soprattutto nei comuni a maggiore vocazione turistica l’afflusso di persone è in notevole aumento ndr) ragionando anche sulle prestazioni assicurate attraverso gli incentivi. Prestazioni che devono mettere al centro sempre la sicurezza dell’utenza e dell’intero sistema». Attualmente, come si è appreso, il professionista non è in servizio perché sta usufruendo di un periodo di ferie già concordato.

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