L'approfondimento
«Non sempre "incidenti" ma "scontri" stradali», a Barletta un focus sulla corretta comunicazione
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Una giornata di formazione in collaborazione con l'associazione Lorenzo Guarnieri Onlus, in memoria di un giovane morto sulla strada
«Il valore delle parole - La narrazione sbagliata degli scontri stradali e l'importanza di una corretta comunicazione»: non è soltanto il titolo di un libro scritto da Stefano Guarnieri ma è stato anche il tema della giornata di formazione che si è svolta a Barletta nell’auditorium dell’ITET «Cassandro-Fermi-Nervi», organizzata dall’Ordine dei Giornalisti della Puglia in collaborazione con l'associazione Lorenzo Guarnieri Onlus. Una iniziativa formativa rivolta ai giornalisti e non solo per sensibilizzare sull'importanza di informare e comunicare in modo corretto episodi di cronaca che riguardano scontri stradali, spesso autentiche tragedie umane e sociali.
Durante il seminario, aperto dall’intervento di Giuseppe Di Bari (papà di Iacopo, il «ragazzo delle farfalle» che nel 2016, a 22 anni, fu vittima di un omicidio stradale alla periferia di Corato) , si sono succeduti diversi interventi che, da diversi punti di vista e prospettive, hanno analizzato il modo in cui vengono raccontati nei media e non solo, gli scontri stradali. «Usando la parola incidente, anche inconsapevolmente» ha spiegato Stefano Guarnieri, autore del libro e papà di Lorenzo, investito e e ucciso da un uomo che guidava ubriaco.
«Chiamarli “incidenti” ci fa pensare che il destino o il caso abbiano causato le morti sulle strade”. Mio figlio Lorenzo avrà per sempre 17 anni e quando si leggono titoli come ‘Strada-killer’ è bene ricordare che non è certo stata la strada a ucciderlo, ma il comportamento di un essere umano. È tempo - spiega ancora Guarnieri - di dare il giusto valore alla vita umana e il giusto valore alle parole».
All’evento, oltre a Stefano Guarnieri, sono intervenuti il primo dirigente del Compartimento Polizia stradale Puglia, Luca Speranza, Giuseppe Dimiccoli, giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno, e il vice questore della Polizia di Stato di Roma, Luciana Baron, che ha illustrato il «Progetto Chirone», un vero e proprio manuale d'uso per la Polizia stradale che stabilisce le linee guida per aiutare i poliziotti e le vittime ad affrontare emotivamente la tragica notizia della morte improvvisa di un familiare.