il videomessaggio

Coronavirus Bat, parla medico 118: «Mancano mascherine e protezioni»

Gianpaolo Balsamo

This browser does not support the video element.

Il dottor Mauro Ferrante, segretario provinciale di FIMMG ES 118 BAT, illustra le difficoltà degli operatori sanitari

«Ci sentiamo abbandonati». Non usa giri di parole il dottor Mauro Ferrante, segretario provinciale di FIMMG ES 118 BAT che. Con un video messaggio inviato alla Gazzetta, denuncia le carenze e le difficoltà nelle quali gli operatori sanitari del Servizio di emergenza-urgenza territoriale (118) nella provincia BAT sono costretti ad operare da quando si è scatenata l'emergenza coronavirus.

«Costretti ad intervenire dopo ogni chiamata senza disporre di sufficienti dispositivi di protezione individuale, mezzi essenziali per tutelare la nostra salute e, soprattutto, quella delle decine di cittadini che visitiamo quotidianamente. Il numero delle mascherine Ffp3 (sono le più efficaci anche perché filtrano circa il 98% delle particelle in sospensione, ndr) in dotazione è contingentato – spiega il medico – e su disposizione dell’Azienda, possiamo utilizzarle solo su casi sospetti o accertati. Per non parlare delle tute protettive, acquistate nelle ferramenta».
Alcuni degli operatori sanitari, abbiamo saputo, sono riusciti a procurarsi a spese proprie alcuni dispositivi, che però risultano attualmente esauriti presso tutti i rivenditori nei dintorni.

Eppure, come è noto ai più, il contatto con un operatore sanitario non adeguatamente protetto rappresenta un rischio sia per medici ed infermieri che per il paziente nonché un problema in termini di salute pubblica in quanto potenzialmente gli stessi operatori sanitari potrebbero favorire la diffusione del virus.

Si è in qualche maniera al paradosso: anziché intasare i Pronto soccorso, è consigliato chiamare gli operatori del 118 i quali, però, non si trovano attualmente nelle condizioni di assistere correttamente i pazienti per mancanza di dispositivi di protezione individuale.
«Non intendo accusare alcuna istituzione – ribadisce il dott. Mauro Ferrante - ma semplicemente comunicare ai cittadini la realtà quotidiana che vive il personale del servizio 118». Una situazione critica che, probabilmente, accomuna tutte le province della Puglia.

Privacy Policy Cookie Policy