Il caso
Bari, protesta davanti al distretto sanitario: «Mancano materiali vitali per pazienti fragili» VIDEO La replica dell’Asl
This browser does not support the video element.
Denuncia su Facebook di Gianna Montrone: ritardi e disservizi costringono associazioni a rivolgersi direttamente agli uffici
Disagi e ritardi nella fornitura di materiali sanitari essenziali per pazienti fragili hanno spinto questa sera alcune associazioni a recarsi personalmente nel distretto sanitario di via Federico Vecchio. La denuncia è stata diffusa in diretta su Facebook da Gianna Montrone, che ha spiegato in un video come, nonostante i ripetuti solleciti, il personale non risponda ai telefoni e i materiali necessari non vengano consegnati a chi ne ha bisogno.
Nelle immagini, Montrone assieme ad altri collaboratori, ha raccontato casi concreti di disagi e disservizi, tra cui quello del padre di Antonella, un paziente anziano costretto a ricevere alimentazione parenterale diversa da quella prescritta, senza che il nutrizionista ne fosse informato. «Da oltre un mese non arriva nulla, non sappiamo a chi rivolgerci», afferma la figlia Antonella, denunciando difficoltà nella comunicazione con medici e farmacisti.
«L’obiettivo di questa denuncia - sottolinea Montrone - è quello di sensibilizzare le autorità competenti e ottenere risposte immediate, promettendo ulteriori azioni se i disservizi non verranno risolti».
LA REPLICA DELL'ASL BARI
"Il video di "denuncia" richiede opportune precisazioni - sottolinea in una nota la Asl Bari - non c'è alcuna carenza di supporti assistenziali per pazienti fragili; in realtà si contesta un unico caso per il quale è stato appena rinnovato il piano di assistenza individuale, peraltro sottoscritto dalla caregiver in presenza anche dal medico di medicina generale dell’assistito. È utile sottolineare che ricevere assistenza di un infermiere e supporto di un OSS 6 giorni su 7 va ben oltre le normali necessità quotidiane; anche perché alcune attività, come nel caso specifico togliere o mettere un deflussore dal boccione della flebo, sono affidate al caregiver dopo un adeguato periodo di addestramento e affiancamento da parte dell’infermiere: questo è un principio cardine dell'assistenza domiciliare. Rispetto ai supporti per l’alimentazione e all'utilizzo del sodio-cloruro (è una semplice soluzione fisiologica), bisogna tener conto che si tratta di valutazioni cliniche fatte da medici. L’eventuale cambio di marca delle nutrizioni viene fatto sempre nel rispetto del piano terapeutico. In ogni caso, il personale del Distretto e della Farmacia territoriale è sempre a disposizione degli utenti per qualsiasi chiarimento", concludono.