la protesta
«Siamo sotto inquadrati e ci chiedono troppa flessibilità sul lavoro»: i dipendenti dei McDonald's di Bari in sciopero
This browser does not support the video element.
«Uno spaccato di quel contesto di lavoro precario che sta rendendo più poveri i lavoratori»
BARI - Mentre la città di Bari si prepara ai festeggiamenti di San Nicola, il personale è ridotto all'osso nel McDonald’s di via Sparano (e non solo). I dipendenti delle aziende licenziatarie del gruppo McDonald’s Italy della provincia (Rm srl, Hb srl, Cabofresco srl, Attiva srl), infatti, hanno proclamato lo sciopero e si sono riuniti in sit-in davanti la sede nella via dello shopping barese, per «protestare contro l’indisponibilità dell’azienda ad avviare un confronto sulla contrattazione integrativa aziendale, che determina il blocco del miglioramento delle condizioni economiche e normative dei lavoratori dell’intera rete e alimenta il malcontento e l’alto turnover del personale».
Tra le varie criticità, emergono «un modello di lavoro basato sulla flessibilità esasperata e sui part time involontari e da problematiche connesse alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro del personale», come evidenzia il segretario generale della Filcamns Cgil Bari, Antonio Ventrelli.
«Lavoro da McDonald’s da circa 20 anni, ho un contratto a tempo indeterminato. Per chi come me ha una famiglia, conciliare la vita familiare con la gestione dei turni è molto complicato - racconta una dipendente del punto di Casamassima -. Capita che ci chiedono soltanto poche ore prima di allungare l'orario di lavoro o cambiare turno, e questo stravolge la nostra vita. È una cosa che va avanti da molto. Possiamo rifiutarci, certo, ma quando lo facciamo riceviamo qualche broncio o qualche occhiataccia».
Ma il punto più importante della protesta resta il otto inquadramento del personale rispetto ai livelli previsti dal Ccnl, che ha istituito la figura dell'operatore in catena (inquadrato a un V livello, la maggior parte dei lavoratori nei punti McDonald's del Barese sono inquadrati invece a un livello VI super, pur compiendo di fatto le stesse mansioni dell'operatore in catena).
Nella provincia di Bari, evidenzia inoltre il segretario generale della Filcamns Cgil Bari, Antonio Ventrelli, «si registrano in particolare criticità irrisolte derivanti dal mancato riconoscimento di un premio di produttività annuale e dal mancato riconoscimento dei tempi di vestizione».
Per Domenico Ficco, segretario generale della Cgil Bari, «la vertenza McDonald’S rappresenta uno spaccata di quel contesto di lavoro precario che sta rendendo più poveri i lavoratori e non permette al Paese di sostenere una crescita collettiva, e per questo invitiamo i cittadini a votare sì ai referendum dell'8 e 9 giugno» (4 dei 5 quesiti riguardano il lavoro).