SU SKY E NOW
Il potere dei draghi, una storia fantastica e ricca di suspense
«House of the Dragon», il prequel del «Trono di Spade» non deluderà i fan dei romanzi di Roger R. Martin
La bella notizia è che i fan dei romanzi di Roger R. Martin non saranno delusi ma neanche chi non ha mai visto Trono di spade. Il prequel House of the Dragon, in streaming su Sky e Now, infatti è un capitolo a sé e il primo episodio è già da record: circa 10 milioni di spettatori (solo negli Stati Uniti) con reazioni euforiche sui social. La storia, si concentra su un’epoca precedente (200 anni prima) in cui i Targaryen dominavano il mondo con il potere dei draghi. Il preambolo: dopo 60 anni di pace e prosperità, il re in carica, in assenza di eredi, deve pensare alla successione per evitare la guerra e convoca il Gran Consiglio per decidere chi sarà il fortunato.
La scelta cade su Viserys (Paddy Considine). Nove anni dopo, da un drago enorme scende una ragazza biondissima che di spalle assomiglia a Daenerys, una delle eroine del Trono di Spade, invece è l’adolescente Rhaenyra (Milly Alcock), primogenita di Viserys, la cui risolutezza e forza è pari a quella della sua discendente. Mentre Viserys spera che la moglie Aemma (Sian Brooke), dopo due aborti partorisca un maschio, organizza un torneo di cavalieri per festeggiare la nascita (ha avuto un sogno premonitore). Ma la vera minaccia è in famiglia: il fratello Daemon (Matt Smith, bravissimo), capo della Guardia Cittadina, assetato di potere e distruzione.
Durante la gara Aemma entra in travaglio, le scene dei duelli si alternano con quelle sanguinosissime del parto e lo spettacolo diventa sempre più brutale e coinvolgente. Perché se il nascituro è un bimbo, il parto è fatale a madre e figlio. Non rimane che una scelta. Coraggiosa, impopolare. Ed ecco che House the Dragon spicca al volo.