il caso
Taranto, il sindaco Bitetti: «Sui conti del Comune iniziata l’operazione verità»
E per la sosta tariffata arrivano gli sconti per i lavoratori
E’ in corso un’“Operazione verità” sui conti del Comune di Taranto. L’ha annunciato ieri pomeriggio, nel corso del Consiglio comunale, il sindaco Bitetti. Che ha parlato anche di un “momento delicato per la città. Per questo, stiamo facendo una programmazione economico-finanziaria seria, concreta, anche perché i conti devono stare in ordine”.
E se le parole del sindaco sull’ormai prossimo bilancio avranno fatto riflettere gli addetti ai lavori, di certo, gli automobilisti tarantini avranno apprezzato il voto della massima assise cittadina con cui è stato ridotto il costo dell’abbonamento mensile nelle strisce blu per i lavoratori. Che passerà dalle attuali 38 euro al mese (fascia oraria: 8,30-20,30) a 25 euro mensili (fascia 8,30-18,30). La proposta porta la firma della maggioranza di centrosinistra.
Intanto, sempre ieri, a Palazzo di Città c’è stato il primo via libera per la realizzazione, tra le vie Filonide e Leonessa in zona Taranto 2, di un auditorium da 1.500 posti a sedere. In particolare, la maggioranza del Consiglio comunale (le opposizioni si sono invece astenute per dubbi di natura urbanistica e di viabilità) ha acceso il semaforo verde alla cessione di un’area di proprietà comunale ad un’associazione (“Domenico Savino” Ets). Il tutto, in base a quanto previsto dal regolamento sull’alienazione del patrimonio immobiliare comunale, con una trattativa diretta tra la stessa associazione e il Municipio, i cui uffici hanno stimato l’area in 404mila euro.
E se dal punto di vista politico, la seduta di ieri ha fatto registrare lo spostamento fisico (nel senso che si è seduto accanto a Patrizia Mignolo di “Con”) di Enzo Di Gregorio, consigliere comunale di recente di recente sospeso dal Pd (farà ricorso), da un punto di vista amministrativo, invece, sono state votate alcune delibere necessarie e preliminari al prossimo bilancio di previsione 2026.
Per la cronaca, a maggioranza, c’è stato l’ok al canone unico patrimoniale che è dovuto da commercianti e artigiani che hanno insegne pubblicitarie oppure che occupano spazi pubblici per le loro attività (da gennaio ci sarà l’aggiornamento Istat sugli importi delle tariffe). E ancora, sono state confermate le aliquote Imu 2026 (sono al massimo per le seconde case, terreni, ville di lusso e altre fabbricati). E’ stato, invece, giudicato formalmente inammissibile un emendamento proposto da Lazzaro (FdI) che chiedeva di ridurre l’aliquota Imu sui terreni agricoli.
Via libera da parte del centrosinistra anche alla revisione delle società partecipate, obbligatoria per legge: tutte le aziende esistenti, quindi, restano nell’orbita-Comune, mentre è stata definitivamente archiviata l’idea dell’ex sindaco Melucci di costituire una quarta società (Kyma Energia). Varate, inoltre, alcune modifiche per il funzionamento dei Centri comunali di raccolta di Lama e Paolo VI.
Infine, la maggioranza del Consiglio comunale ha prorogato la scadenza dei contratti di servizio con Kyma Mobilità e Kyma Ambiente (l’ex Amiu), in quest’ultimo caso, per 1 anno. Sul punto, sono state molto critiche le opposizioni (FdI, che è uscita dall’aula al momento del voto, e M5s). Che già, evidentemente, affilano le armi, politiucamente parlando, in vista del Consiglio comunale monotematico sull’emergenza rifiuti, convocato per il 29 dicembre.