Il caso
Omicidio stradale a Manduria: un patteggiamento a oltre 3 anni e un 30enne rinviato a giudizio
Le accuse mosse dalla Procura di Taranto nei confronti dei due imputati includevano diverse violazioni del Codice della strada, ma anche la cooperazione in omicidio stradale aggravato dalla guida pericolosa e dallo stato di alterazione psicofisico
Un patteggiamento e un rinvio a giudizio: è questo l’esito dell’udienza preliminare per i due imputati, un 24enne e un 30enne residenti a San Marzano di San Giuseppe, accusati di omicidio stradale per il decesso del 51enne Angelo Nuzzo. La vittima - in servizio nella Marina militare a Taranto, ma residente a San Pancrazio Salentino, nel Brindisino - morì sul colpo nell’incidente stradale del 12 dicembre 2023 sulla statale 7 ter Salentina, in prossimità di Manduria. Quella sera il militare viaggiava con la moglie e la figlia 14enne, rimaste gravemente ferite, a bordo di una Nissan che si scontrò frontalmente con una Bmw, coinvolgendo poi altre tre auto, una Fiat 500 Abarth, una Lancia e un’Audi. Il giudice Pompeo Carriere ha accolto il patteggiamento a 3 anni e 4 mesi per il 24enne difeso dall’avvocato Fabio Falco mentre il 30enne assistito dall’avvocato Biagio Leuzzi affronterà il processo che avrà inizio a febbraio.
Le accuse mosse dalla Procura di Taranto nei confronti dei due imputati includevano diverse violazioni del Codice della strada, ma anche la cooperazione in omicidio stradale aggravato dalla guida pericolosa e dallo stato di alterazione psicofisico.
Quella sera a bordo dell’Abarth c’era il 30enne mentre a guidare l’Audi era il 24enne: i due imputati viaggiavano entrambi in direzione del comune messapico, all’altezza del chilometro 41+300, quando per l’accusa avevano messo in atto una manovra di sorpasso. Nonostante la striscia continua, il dosso stradale e superando il limite di velocità consentita, i due imputati avevano invaso la corsia per superare una fila di veicoli. Stando alla ricostruzione degli inquirenti l’auto del 24enne aveva colpito lo specchietto retrovisore di una Bmw per poi sbattere sulla parte anteriore dell’auto guidata da Nuzzo. Un urto che aveva fatto ruotare il veicolo della vittima facendola impattare con la Fiat guidata dal 30enne, che in quel momento si trovava nella corsia opposta, e finendo per ribaltarsi. Fu necessario l’intervento dei vigili del fuoco, quella notte, per estrarre gli occupanti dal veicolo rimasti incastrati tra le lamiere. Per il militare non ci fu nulla da fare perché, come detto, perse la vita sul colpo. In quell’incidente, oltre alla moglie e alla figlia dell’uomo, che rimasero gravemente lesionate, altre 5 persone restarono ferite. Sul posto intervennero diversi mezzi di soccorso, squadre dell’Anas, carabinieri, polizia stradale e la locale di Manduria.
La salma del 51enne venne sottoposta ad autopsia e alcuni giorni dopo fu restituita ai familiari: il pomeriggio del 21 dicembre, nella chiesa di San Pancrazio Salentino si svolsero i funerali e un’intera comunità diede l’ultimo saluto al 51enne.