Il caso
Il Ministro Abodi rassicura: «Taranto non rischia di perdere i Giochi del Mediterraneo»
Questa sera a Roma sarà impegnato in una riunione tecnica nella sede del Coni. È scontro fra il presidente del Comitato internazionale Tizzano e il presidente del Comitato locale Ferrarese
Giochi del Mediterraneo 2026, il ministro dello Sport, Andrea Abodi: «Il confronto non si fa con le lettere, Taranto non rischia di perdere la manifestazione». La sede del capoluogo ionico dei Giochi «non è a rischio», nonostante gli appunti arrivati, via lettera, dal Comitato internazionale. Lo afferma a LaPresse il ministro dello Sport, Andrea Abodi, a margine della presentazione a Roma, avvenuta lunedì scorso, del dossier 2025 di Terre des hommes “La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo”.
«Quello che vogliamo - ha spiegato l’esponente del Governo Meloni - è che si ripristini quella serenità organizzativa che è indispensabile per raggiungere un obiettivo che è possibile e sui cui abbiamo investito e vorremmo investire: una celebrazione non solo dello sport, ma anche l’incontro di tutti i Paesi del Mediterraneo con tutto quello che il Mediterraneo significa oggi anche in termini geopolitici e umanitari». In settimana, ha proseguito, «ci vedremo (stasera a Roma nella sede del Coni, ndr) e ci sarà anche una riunione tecnica. Sono convinto che quando ci si incontra e non si parla a distanza con comunicati e lettere che poi diventano pubbliche, si risolvono i problemi, perché l’obiettivo è comune». Sin qui, le frasi rassicuranti del ministro Abodi impegnato, nell’ultima settimana, in un’opera di mediazione per ridurre le distanze createsi tra il presidente del Comitato internazionale dei Giochi del Mediterraneo (Cijm), Davide Tizzano e il presidente del Comitato organizzatore locale nonché commissario straordinario governativo per l’attuazione delle opere previste per la kermesse del 2026, Massimo Ferrarese.
Pomo della discordia tra i due, come è ormai noto, sono le modalità da seguire per lo svolgimento di alcuni servizi logistici che rientrano nell’ambito dell’organizzazione degli stessi Giochi. In particolare, il riferimento è ai servizi di cybersecurity, dell’antidoping per gli atleti, del timing ovvero dei servizi per cronometrare i tempi delle gare degli allenamenti e di altri servizi ancora. Che, secondo Tizzano (Comitato internazionale), dovrebbero essere affidati da parte del Comitato organizzatore locale (Ferrarese) direttamente ovvero senza indire le gare pubbliche, a determinate imprese che, se così si può dire, sono storiche fornitrici della manifestazione sportiva internazionale, nel senso che hanno assicurato queste attività già nel corso delle precedenti edizioni della manifestazione stessa. Ferrarese, dal canto suo, ha fatto sapere che la struttura che guida deve rispettare le leggi italiane ed esattamente il Codice degli Appalti che prevede la possibilità di affidare direttamente un servizio da parte di un ente pubblico solo per importi che non superino le 150mila euro e, invece, in questo caso le attività prima evidenziate hanno un valore economico corrispettivo che oscilla intorno ai 10 milioni di euro.
Nel frattempo, ovvero in questi ultimi 8-10 giorni, da Atene (Comitato internazionale) sono state spedite lettere via e mail (Pec per l’esattezza) non proprio concilianti prima di una riunione così importante come lo è, indubbiamente, quella di stasera. E nelle comunicazioni inviate dalla Grecia e indirizzate al Comitato organizzatore locale sarebbero stati sottolineati (oltre alla questione legata alle modalità dell’affidamento di questi servizi logistici) anche alcuni ritardi, definiti «inaccettabili», che la struttura di Ferrarese avrebbe accumulato, soprattutto per quel che riguarda i lavori alla copertura dello stadio “Iacovone”, che ospiterà la sera del 21 agosto 2026 la cerimonia inaugurale dei Giochi del Mediterraneo. Critiche, anzi accuse, che ambienti vicini a Ferrarese hanno respinto al mittente sottolineando che sinora i cantieri conclusi sono complessivamente 8 e che negli altri 32 impianti sportivi, invece, i lavori sono in corso e che, infine, per quel che concerne lo stadio di Taranto gli interventi in via di esecuzione rispetterebbero il cronoprogramma iniziale.