Il caso
Giochi del Mediterraneo, la denuncia di Messi: «Imprese locali fuori dai lavori»
Il presidente di Ance dopo l’affidamento del Centro Nautico
«Le imprese locali ancora una volta vengono, di fatto, tagliate fuori dall’aggiudicazione degli appalti dei Giochi del Mediterraneo». Ad affermarlo, in un’intervista concessa alla Gazzetta, è Vito Messi, presidente dell’associazione degli imprenditori edili aderenti a Confindustria (Ance). A riaccendere la polemica verso la struttura commissariale guidata da Massimo Ferrarese è stato il recentissimo appalto per l’esecuzione dei lavori del Centro nautico, per un importo di poco superiore ai 9 milioni di euro determinato in favore di un’azienda lombarda in seguito ad un ribasso offerto del 33 per cento rispetto all’importo posto a base della gara.
Presidente Messi, esattamente, cosa non la convince?
«Prima di tutto, vorrei sottolineare che quest’appalto, considerato l’importo e la tipologia dell’intervento prevista dal bando, in linea teorica, sarebbe stato sicuramente alla portata di diverse imprese edili ioniche».
Ma così non è stato, evidentemente. Per quale motivo, secondo lei?
«Con una delibera approvata nello scorso agosto, la struttura commissariale dei Giochi del Mediterraneo è andata in deroga a quanto previsto da un articolo del Codice degli appalti e ha proceduto poi, in fase di aggiudicazione, seguendo il principio non già dell’offerta economicamente più vantaggiosa ma quello del cosiddetto massimo ribasso. E, inoltre, la struttura ha specificato che per il bando del Centro nautico avrebbe considerato anomale le offerte solo nel caso in cui fosse stato proposto un ribasso superiore al 40 per cento. È del tutto evidente che se fosse stato utilizzato il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, invece, le imprese locali avrebbero potuto competere e questo per i vantaggi, legittimi, che in genere si hanno nell’operare nella stessa area in cui bisogna realizzare un intervento (penso al trasporto dei mezzi, alla rete dei fornitori e ad altro). E, invece, le nostre aziende per una serie di fattori non possono prevalere in appalti in cui i concorrenti offrono dei ribassi così alti».
Presidente Messi, ma tutto questo perché avviene?
«Così come già accaduto in altre occasioni ovvero in altre gare di appalto relative ai lavori da effettuare per i Giochi del Mediterraneo, la struttura commissariale (che, per carità, sta operando in tempi molto stretti) punta su ribassi alti per ottenere così importanti risorse finanziarie da impiegare, sempre nell’ambito dei Giochi, per realizzare poi delle opere accessorie, migliorie o altro ancora. Ora, sia chiaro, comprende le esigenze di varia natura organizzative ed economiche da parte della struttura ma, a nome degli imprenditori edili associati all’Ance, al tempo stesso, non posso non sottolineare che per l’ennesima volta le nostre aziende sono rimaste al palo e che, nonostante i 200 milioni di euro investiti nel capoluogo ionico per organizzare la kermesse del 2026, non c’è stato sinora alcun reale coinvolgimento del nostro tessuto imprenditoriale».