la città che cambia

Taranto, ecco il restyling delle «Mura Aragonesi»: pronti 7 milioni di euro

FABIO VENERE

Il progetto rientra nell’obiettivo di rigenerazione urbana della Città Vecchia

Concluso (anche) il progetto esecutivo, tra fine anno e l’inizio del 2026 ora dovrebbero iniziare gli interventi di restyling delle Mura Aragonesi. Che rientrano nell’ambito del piano di riqualificazione e recupero di importanti aree cittadine finanziato dal Fondo dello Sviluppo e della Coesione 2014-2020.

Il quadro economico generale di spesa del progetto definitivo dell’intervento ammonta a 7 milioni di euro.

In particolare, il progetto coinvolge la riqualificazione del sistema delle mura, la realizzazione di camminamenti e piattaforme a mare per la balneazione alla base delle mura e la riqualificazione di corso Vittorio Emanuele II, ovvero per i tarantini meglio nota come “la ringhiera”. Che, del resto, verrà sostituita da una balaustra in acciaio verniciato tipo corten, pensata per integrarsi nel contesto storico.

L’obiettivo è rigenerare la Città Vecchia, creando un ambiente più accogliente, promuovendo lo sviluppo di un modello di turismo sostenibile e costruendo un’identità rinnovata per la città. Da quello che filtra in ambienti vicini all’Amministrazione comunale, per evitare particolari disagi agli automobilisti, durante l’esecuzione dei lavori, gli stessi interventi verranno effettuati gradualmente per non paralizzare tutto il tratto stradale che già solitamente è molto trafficato sia per il gran numero di auto dirette verso il Borgo che per la presenza anche di una corsia preferenziale riservata agli autobus e ai taxi.

Ora, di seguito, qualche cenno storico. Le “Mura Aragonesi“, a Taranto, sono le mura difensive che furono costruite dagli Aragonesi per fortificare la città.

In particolare, le mura furono realizzate nel periodo in cui i Turchi e i Veneziani rappresentavano una minaccia, portando anche alla costruzione del castello e del suo fossato.

Nel 1883, alcune delle torri che collegavano la cosiddetta cortina muraria furono demolite per far spazio all’attuale canale navigabile e al ponte Girevole; fu un intervento che modificò l’aspetto del sistema difensivo.

Sempre a proposito di Città Vecchia, ma a pochi metri dal Duomo, tra poco più di un mese dovrebbe inoltre essere inaugurato, a lavori di restyling ormai terminati, Palazzo Troilo. Bisogna, però, definire quali uffici sistemare al suo interno.

Di certo, verrà ospitata la struttura dei Giochi del Mediterraneo, ma non si sa ancora cosa potrebbe trovare spazio negli altri due piani. E’ possibile, ma sul punto non c’è ancora certezza, che al Troilo possano essere sistemati alcuni corsi di laurea universitari o persino un’intera Facoltà.

Lunedì scorso, infine, e ancora per quel che riguarda il centro storico di Taranto, intanto, sono iniziati i lavori di riqualificazione di Palazzo D’Ayala Valva (7 milioni di euro fondi Contratto istituzionale di sviluppo). Che dovrebbe ospitare un hotel di lusso (boutique hotel). Opzione, questa, che ha messo in allarme gli operatori culturali del Borgo Antico che, nei prossimi giorni, manifesteranno pubblicamente il loro dissenso verso questa prospettiva.

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