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Amiu Taranto, per la presidenza Spalluto in pole position: ecco il totonomi

FABIO VENERE

Tra i papabili anche Moretti, perde quota l’ipotesi tecnica Nacci

Cambia la griglia di partenza nella corsa verso la presidenza di Kyma Ambiente. Da quel che risulta alla Gazzetta, infatti, negli ultimi giorni l’opzione che conduce ad una figura politica per la guida dell’Amiu avrebbe preso il sopravvento rispetto all’ipotesi tecnica che inizialmente sembrava essere preferita dal Comune di Taranto, socio unico dell’azienda d’igiene urbana. Evidenziato questo, ecco di seguito i nomi della rinnovata griglia di partenza per la corsa alla presidenza. In prima fila sembra ora esserci Alfredo Spalluto che, dopo gli ingressi in giunta di Giorno e Lonoce sostituiti da Contrario e Boshnjaku, è il primo dei non eletti nella lista del Partito democratico. Accanto a Spalluto, che nel recente passato è stato anche presidente dell’Amat, ci potrebbe essere Fedele Moretti, già presidente dell’Ordine degli avvocati e, nel 2022, vicepresidente di Kyma Servizi (l’ex Infrataras). Su quest’ultimo nome, del resto, ci sarebbe il gradimento del movimento politico di cui fa parte lo stesso sindaco di Taranto (Con), in cui Moretti è stato anche candidato, ma anche di alcuni settori degli stessi Dem.

In seconda fila c’è chi sino a qualche settimana fa sembrava essere davvero ad un passo dalla presidenza di Kyma Ambiente, ma che con il tempo avrebbe perso quota a favore dell’ipotesi politica (Spalluto). Il riferimento è all’ingegner Gaetano Nacci, amministratore dell’Amiu di Trani, tra i più accreditati tecnici a livello regionale e non solo. Secondo fondate indiscrezioni, in un recente incontro, Nacci avrebbe offerto a Bitetti la propria disponibilità ad assumere un incarico così importante (e delicato), che però avrebbe potuto svolgere in coabitazione con la guida dell’azienda d’igiene urbana del Comune di Trani. E, da quel che si apprende, l’avrebbe fatto dando il suo contributo alla risoluzione di alcuni nodi che condizionano il presente e il futuro dell’ex Amiu, ma magari affidando al futuro vicepresidente alcuni compiti operativi, per dare così risposte alle esigenze quotidiane dei cittadini.

Il momento della scelta comunque si avvicina e probabilmente il Comune potrebbe chiedere alla presidente del collegio sindacale, Daniela Borraccino, che guida l’azienda dopo la caduta del cda targato Mancarelli, di convocare l’assemblea dei soci in cui procedere alle nomine entro Ferragosto. E, forse, il 12 agosto l’assessore alle Partecipate, Gianni Cataldino, potrebbe indicare la nuova terna che guiderà l’azienda.

Spalluto, Moretti o Nacci (l’ordine, come detto, non è casuale), chiunque tra loro sarà designato come presidente di Kyma Ambiente, dovrà risolvere alcune questioni rimaste in sospeso. E in questo sarà interessante comprendere quali saranno le linee di indirizzo che darà l’Amministrazione comunale.

Il riferimento, in questo caso, è alle modalità per la raccolta differenziata dei rifiuti che dovrebbero subire qualche modifica rispetto al programma seguito sinora, ma anche alla assoluta necessità che, da gennaio, entri in vigore il nuovo contratto dei servizi che stabilirà i rapporti tra il Municipio e l’ex Amiu per i prossimi cinque anni. E ancora, sempre d’intesa con il Comune, il nuovo cda di Kyma Ambiente dovrà sbloccare i concorsi sospesi durante l’ultima campagna elettorale e decidere il da farsi sull’inceneritore. Che è fermo da oltre 12 anni e per il quale, nei mesi scorsi, sono stati presentati due progetti di finanza da parte di privati che operano nel settore dei rifiuti.

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