Calcio

Taranto Fc, si riparte dall’Eccellenza. Ecco i primi nomi degli interessati al futuro rossoblu

Emiliano Fraccica

Ieri la telefonata tra Bitetti e il presidente Figc Gravina: il Municipio prepara il bando

La parola fine sulla storia del Taranto Football Club 1927 è stata scritta nelle aule del tribunale ionico. Con la sentenza di liquidazione giudiziale, i giudici hanno accolto la richiesta avanzata dalla Procura, nominando il commercialista Cosimo Valentini curatore fallimentare della società. Una decisione inevitabile e ben pronosticabile, maturata a seguito di una situazione economica divenuta disperata: debiti in costante aumento, mancati versamenti all’Erario addirittura a partire dal 2015 e numerose procedure esecutive pendenti hanno reso impossibile ogni ipotesi di continuità aziendale.

Un capitolo si chiude, ma nuovi scenari, ancora tutti da scrivere, si stagliano all’orizzonte. Il futuro del calcio a Taranto è tutto nelle mani della Figc che, nei tempi e modi previsti dai propri regolamenti, procederà con la revoca dell’affiliazione al vecchio sodalizio. Un colpo di spugna che cancellerà la matricola federale, e grazie al quale si potrà pensare concretamente alla rinascita del “pallone” nella Città dei Due Mari.

Le ipotesi sul tavolo convergono verso una dolorosa ma obbligatoria ripartenza dall’Eccellenza pugliese. Per farlo, sarà necessario individuare una nuova società sportiva che possa rappresentare Taranto nel prossimo campionato regionale, uno step che spetterà all’amministrazione comunale e al nuovo sindaco Piero Bitetti (che ieri ha avuto un contatto telefonico con il presidente Gabriele Gravina), chiamati a raccogliere eventuali manifestazioni d’interesse e a selezionare il progetto da cui ripartire. Che a questo punto dovrà essere credibile, solido e sostenibile.

Ecco i primi nomi degli interessati al futuro rossoblu

L’apertura ufficiale della procedura di liquidazione giudiziale da parte del tribunale ha fatto calare finalmente il sipario sul Taranto Fc 1927, inchiodato dall’ingente massa debitoria così come evidenziato nella sentenza del 9 luglio. Ora la palla passa alla Figc, chiamata ad intervenire in tempi stretti con un provvedimento straordinario per consentire alla città di Taranto di poter iscrivere un club al prossimo torneo di Eccellenza. Il sindaco Bitetti avrebbe già preparato una bozza del bando per raccogliere le manifestazioni d’interesse e a giorni potrebbero esserci novità, non appena la Federazione delibererà la revoca dell’affiliazione al Taranto Fc, passaggio questo essenziale e ormai improcrastinabile. Chiuso un capitolo, adesso bisogna aprirne un altro, con l’obiettivo di dare un degno futuro ad una piazza calcisticamente importante come Taranto. Fonti vicine alla struttura commissariale per i Giochi del Mediterraneo, hanno confermato alla Gazzetta che negli ultimi due mesi alcuni imprenditori non solo locali ma anche del panorama nazionale ed esteri, avrebbero preso contatti con il Commissario Massimo Ferrarese chiedendo a che punto fossero i lavori riguardanti il nuovo stadio Iacovone e quando sarà pronto l’impianto, segno di un possibile interesse anche per il calcio rossoblù.

Nessuna indiscrezione sull’identità degli interlocutori che potrebbero presto palesarsi partecipando all’avviso per l’assegnazione del titolo sportivo. Chi riuscirà ad aggiudicarsi il Taranto, potrà contare, come riferitoci, sul prezioso supporto della Fondazione del Mediterraneo, voluta proprio dal Commissario Ferrarese, che garantirebbe un sostanzioso contributo, anche sotto forma di sponsorizzazione, grazie alla liquidità di cui può già disporre. Tanta la curiosità tra i tifosi per comprendere a chi potrebbe essere assegnato il Taranto. Qualche nome circola ma non ci sono conferme. Nelle ultime ore, si parla con insistenza della candidatura di un gruppo locale capeggiato dall’imprenditore Camillo D’Ippolito (opera nel settore metalmeccanico) che avrebbe avuto anche un primo approccio con il sindaco Bitetti. Si fa anche il nome di Antonio Ferrara, espressione di Gabetti, che guiderebbe una cordata a quanto pare pronta a partecipare al bando e poi si ipotizza un possibile avvicinamento dell’imprenditore italo-svizzero del settore immobiliare e dell’edilizia Nicola Cortese (punta a realizzare un grande resort nella zona di Maruggio). Ma non si possono escludere sorprese. La corsa al Taranto calcio sta per infiammarsi.

L’iter non prevede automatismi, ma sarà attivato attraverso una procedura trasparente, in cui centrale sarà il ruolo di Palazzo di Città. La Federazione, dal canto suo, ha già adottato in questa torrida estate provvedimenti straordinari per consentire ad alcune piazze calcistiche di tradizione – Lucchese, Spal e Turris – di ripartire dopo analoghi dissesti.

Il Taranto, dunque, potrebbe tornare in campo già nella stagione 2025/26, ma lo farebbe tra i dilettanti. L’Eccellenza rappresenta l’unica via percorribile per non disperdere completamente un patrimonio sportivo e identitario che appartiene a tutta la città.

Nel frattempo, il curatore fallimentare avrà tempo fino al 30 settembre per completare la ricognizione dei debiti, dei crediti e dell’intero stato patrimoniale del vecchio club. Un passaggio tecnico fondamentale per chiudere definitivamente l’era Giove. La città attende. Con amarezza, certo, ma anche con l’urgenza di voltare pagina. (Enrico Sorace)

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