Elezioni 2025

Taranto al voto: le nuove alleanze di Bitetti e Tacente. Affluenza ballottaggio al 22,18% (ore 19). Pd denuncia anomalie

FABIO VENERE

Nella città dei due mari un secondo turno con insoliti scenari politici. Affluenza in calo rispetto al primo turno

Chissà se, lunedì sera, quando intorno alle 20.20 tramonterà il sole, si saprà già se la fascia tricolore verrà indossata da Piero Bitetti (centrosinistra) o da Francesco Tacente (civico, ma sostenuto anche dal centrodestra). L’incertezza è legata solo al fatto che, nei 191 seggi presenti nel territorio comunale, gli scrutatori dovranno prima aprire le urne con le schede dei cinque quesiti referendari. Poi, subito dopo, toccherà al ballottaggio il cui esito comunque si conoscerà sicuramente entro la serata di lunedì.

Già, il sole e i seggi. Per oggi, le previsioni meteo indicano una temperatura (32 gradi) che, di certo, spingerà migliaia di tarantini verso il mare. La città, dunque, almeno in parte, si svuoterà, ma la speranza è che a svuotarsi non siano anche le urne. Due settimane fa, al primo turno, in aumento rispetto alle Amministrative 2022, aveva votato il 56,5 per cento sui 160mila 884 aventi diritto, anche se va ricordato che il 25 e 26 maggio erano in campo a trainare gli elettori e le elettrici 6 candidati sindaco, 28 liste e ben 868 aspiranti consiglieri comunali. Ora, i numeri sono decisamente inferiori. Si vedrà.

Nell’immediata vigilia di questo ballottaggio (si vota oggi dalle 7 alle 23 e domani dalle 7 alle 15), alla fine, peserà il «fattore A». A come affluenza alle urne, che in un senso (bassa) o nell’altro (media) può influire sull’esito di queste Amministrative. Ma A anche come Apparentamento come quello definito da Tacente con i partiti del centrodestra, ed A anche come Ambiente visto che sull’ex Ilva non sono mancate le polemiche tra i due candidati sindaco nella prospettiva della sottoscrizione di un Accordo di programma con il Governo (un’altra «A» pesante). In realtà, tra i fattori che potrebbero determinare o almeno influire l’esito della sfida, c’è anche la lettera «I» come Ilva (di cui si è già fatto cenno) e anche I come indicazione di voto che i Cinque Stelle hanno espresso in favore del candidato sindaco del centrosinistra, Piero Bitetti.

Le lettere, però, dovranno poi necessariamente lasciare spazio ai numeri. E per ora, si hanno solo quelli di partenza. E sono ovviamente quelli del primo turno che hanno visto Bitetti chiudere in testa con il 37,3 per cento dei voti, seguito da Tacente con il 26,2. Nel frattempo, ovvero nei giorni successivi al 25 e 26 maggio, così come si è appena evidenziato, Bitetti ha incassato l’appello al voto del M5s in suo favore (centrosinistra) mentre Tacente si è apparentato formalmente con tre partiti del centrodestra (Fratelli d’Italia, Forza Italia e Noi Moderati), che al primo turno avevano sostenuto Lazzaro, passando così da 7 a 10 simboli sulla scheda elettorale.

Alla mezzanotte di venerdì scorso, è andata quindi in archivio una campagna elettorale in cui, certo, ci sono stati incontri nei quartieri, riunioni, assemblee, ma in cui al tempo stesso il ricorso ai social e ai video pubblicati in Rete è stato davvero notevole. Segno dei tempi che cambiano, si dirà. Non a caso, tra il primo e il secondo turno, complessivamente, i comizi in piazza sono stati solo 5, quando invece in un tempo ormai andato se ne tenevano altrettanti in un giorno solo.

Momento-nostalgia a parte, si deve guardare (imperativo categorico) al futuro di Taranto. Il prossimo sindaco, chiunque verrà eletto tra Piero e Checco così come li chiamano i loro amici, dovrà affrontare subito delle emergenze. Appena verrà proclamato sindaco dal giudice che presiede l’ufficio elettorale centrale, infatti, il neo primo cittadino dovrà occuparsi del futuro della fabbrica dell’acciaio e, al tempo stesso, della salute dei tarantini, ma non solo. In agenda, c’è già la questione del Taranto calcio con la probabile ricerca da parte di Palazzo di Città di un gruppo imprenditoriale che possa risollevare le sorti dei rossoblù. E ancora, c’è la proroga per i lavoratori impegnati in una serie di micro appalti comunali il cui contratto scade il prossimo 31 luglio. E poi, c’è la necessità di fare il punto sui Giochi del Mediterraneo e, forse su tutto questo, serve un’attenta analisi della situazione finanziaria del Municipio. Che, a fine luglio in occasione del previsto Riequilibrio di bilancio, potrebbe aver bisogno di una robusta manovra correttiva dei conti comunali. Non resta, a questo punto, che attendere un altro po’ per sapere chi sarà il prossimo sindaco di Taranto. La casella del nome è ancora vuota, ma gli impegni sull’agenda invece sono già segnati.

AFFLUENZA BALLOTTAGGIO ORE 12

Alle ore 12, è stato appena rilevato per quel che riguarda l’affluenza alle urne per i cinque quesiti referendari il dato del 10,80 per cento. Per quel che concerne, invece, il ballottaggio tra Piero Bitetti (centrosinistra) e Francesco Tacente (civico, sostenuto anche dal centrodestra), invece, l’affluenza alle urne - rispetto ai 160mila 874 aventi diritto - è stata a mezzogiorno pari all’11,42 per cento in calo di 2,4 punti rispetto al 13,83 di due settimane fa.

IL PD SEGNALA ANOMALIE

Il Partito Democratico di Taranto ha inviato una segnalazione formale alla Prefettura, alla Questura, alla commissaria prefettizia del Comune e al Comando della Polizia Locale per denunciare presunte irregolarità riscontrate presso alcuni seggi elettorali del capoluogo jonico.
Secondo quanto riferito dal PD, in diversi seggi i presidenti starebbero chiedendo agli elettori se intendano ritirare solo la scheda per l’elezione del sindaco o anche quelle relative ai referendum. Una prassi ritenuta «in contrasto con il manuale operativo» e potenzialmente lesiva della libertà di voto.
Anna Filippetti e Giuseppe Tursi, segretari provinciale e cittadino del partito, chiedono un intervento urgente affinché vengano diramate istruzioni chiare ai seggi per «garantire correttezza, imparzialità e pieno rispetto del diritto di voto».

AFFLUENZA ORE 19 IN CALO RISPETTO AL PRIMO TURNO

A Taranto per il ballottaggio tra Piero Bitetti (centrosinistra) e Francesco Tacente (liste civiche più centrodestra), alle ore 19, è stata registrata un’affluenza del 22,18% in forte calo rispetto al 32,25% del primo turno. A Taranto si vota in 191 sezioni.

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