Il caso

Taranto, Guardia Costiera sanziona nave mercantile turca per false dichiarazioni sui rifiuti a bordo

L’unità è finita sotto la lente del personale specializzato in sicurezza della navigazione e tutela ambientale, che ha condotto un’accurata ispezione confrontando le procedure effettive di gestione

TARANTO - Prosegue senza sosta l’attività di controllo e verifica della Guardia Costiera di Taranto, impegnata nel monitoraggio dell’intero ciclo di gestione dei rifiuti prodotti dalle navi o trasportati come carico. Nei giorni scorsi, i militari della Capitaneria di Porto hanno sanzionato una nave mercantile battente bandiera turca per aver fornito dichiarazioni non veritiere sulla capacità di stoccaggio dei rifiuti a bordo.

L’unità è finita sotto la lente del personale specializzato in sicurezza della navigazione e tutela ambientale, che ha condotto un’accurata ispezione confrontando le procedure effettive di gestione dei rifiuti a bordo con le informazioni comunicate preventivamente dal comandante tramite i sistemi di rapportazione navale, sottoposti a monitoraggio costante.

Dall’indagine è emersa una violazione dell’articolo 6 del Decreto Legislativo n. 197/2021, che recepisce la direttiva (UE) 2019/883 relativa agli impianti portuali di raccolta per il conferimento dei rifiuti delle navi. Tale infrazione comporta una sanzione fino a 10.000 euro a carico del comandante dell’imbarcazione e della compagnia armatrice.

La corretta gestione dei rifiuti marittimi è uno degli aspetti più rilevanti previsti dalla Convenzione MARPOL, trattato internazionale per la prevenzione dell’inquinamento marino adottato dall’IMO (International Maritime Organization) nel 1973. In particolare, l’Annex V della convenzione vieta lo scarico in mare di rifiuti solidi e impone procedure di raccolta e smaltimento a terra conformi agli standard internazionali.

L’operazione di controllo si inserisce nel quadro delle ispezioni condotte secondo le linee guida dell’Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima (EMSA), che tramite la piattaforma “Thetis – EU” coordina le attività ispettive degli Stati membri, garantendo uniformità e tracciabilità delle verifiche eseguite sulle navi mercantili in tutta Europa.

L’intervento odierno conferma l’impegno costante della Guardia Costiera di Taranto nel presidiare il traffico marittimo commerciale. Dall’inizio del 2025, sono 74 le unità ispezionate nel porto jonico, con sanzioni comminate per oltre 20.000 euro, a tutela della sicurezza della navigazione, della salute degli equipaggi e della salvaguardia dell’ambiente marino.

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