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Taranto, dopo il crollo del solaio gli inquilini sgomberati protestano: «Non sappiamo dove andare»

I residenti di un condominio di via Giovan Giovine a Taranto ieri sera hanno bloccato alcune strade (prima un tratto di via Cesare Battisti, poi di via Dante)

TARANTO - Dopo aver appreso di una ordinanza di sgombero dello stabile in cui abitano, dove nei giorni scorsi si è verificato il crollo di parte del solaio del cornicione caduto sulle auto in sosta, i residenti di un condominio di via Giovan Giovine a Taranto ieri sera hanno bloccato alcune strade (prima un tratto di via Cesare Battisti, poi di via Dante). Si sono vissuti momenti di grande tensione tra gli autori della protesta e alcuni automobilisti a cui è stato impedito di transitare.

Per bloccare le strade i manifestanti hanno spostato cassonetti e transenne e alcune mamme si sono sedute per terra al centro della carreggiata. Sul posto pattuglie della polizia di Stato e della polizia locale. «Non sappiamo dove andare a dormire, non abbiamo una sistemazione. Come dobbiamo fare con i nostri bambini e gli anziani?», hanno sottolineato alcuni residenti, chiedendo l’intervento del prefetto. Sarebbero 22 le famiglie interessate che abitano nello stabile diviso in due palazzine. La protesta è poi rientrata ma, hanno annunciato alcuni condomini, potrebbe riprendere nelle prossime ore se non saranno state fornite garanzie.

Le proteste continuano questa mattina, 3 maggio. La circolazione veicolare è stata bloccata fra via Aristosseno, via Cesare Battisti, via Falanto, via Principe Amedeo e piazza Madonna delle Grazie, creando grossi disagi alla viabilità.
Non sono mancati i momenti di tensione. La zona è presidiata dalle forze dell’ordine. Una rappresentanza dei manifestanti è stata convocata in Comune.

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