verso il voto

Taranto, in sei corrono per la poltrona di sindaco

FABIO VENERE

Centrodestra spaccato, il nodo dell’eredità della Giunta Melucci. No campo largo: il movimento 5 Stelle corre assieme a Rifondazione comunista

TARANTO - In sei corrono per indossare la fascia tricolore. Le liste, invece, in campo il rinnovo per il Consiglio comunale sono 28 (ma si attende l’ufficializzazione della commissione elettorale) dunque ci sono 868 aspiranti consiglieri per 32 seggi disponibili. Si è aperta così, a partire dalla tarda mattinata di ieri, la campagna elettorale che dopo la caduta dell’ex sindaco Rinaldo Melucci porterà il capoluogo ionico al voto con due anni di anticipo.

Alle elezioni amministrative del 25 e 26 maggio, con eventuale ballottaggio l’8 e 9 giugno, ci sarà una sola donna candidata. Si tratta di Annagrazia Angolano, giornalista, sostenuta dal M5s e dalla lista civica «Angolano sindaca». Con lei, in realtà, nelle due liste si sono candidati anche esponenti di Rifondazione comunista e del partito dei Pensionati. La candidatura di Angolano, almeno al primo turno, ha mandato in archivio nell’area progressista l’opzione del campo largo.

Infatti il candidato sindaco del centrosinistra Piero Bitetti, ex presidente del Consiglio comunale di Taranto, il 25 maggio non avrà al suo fianco il simbolo dei pentastellati. Ma, nonostante questo, si presenta al voto con la coalizione più numerosa. Per lui, ci sono otto liste (Partito democratico, Avs - Socialismo XXI - Possibile, Per Bitetti, Demos, Unire Taranto, Con, Democrazia cristiana, Partito liberal democratico). Il centrosinistra prova quindi con Bitetti a confermarsi alla guida del Comune. Nel 2022 Melucci si impose al primo turno con oltre il 60 per cento dei voti, ma a fine novembre del 2023 i partiti progressisti che inizialmente lo sostenevano passarono all’opposizione. Tornando all’attualità, l’indicazione dell’ex presidente del Consiglio comunale (già accreditata da fine febbraio scorso) ha poi ottenuto il definitivo via libera dopo che Mattia Giorno (Pd) ha rinunciato a candidarsi come primo cittadino, ma ora è candidato nella lista Dem per un seggio in Consiglio.

Sette liste, invece, sostengono la candidatura a sindaco di Francesco Tacente, avvocato e da qualche giorno ex presidente del Consorzio trasporti pubblici di Taranto (Ctp). In particolare la coalizione civica, riformista e moderata è composta da Taranto popolare, Prima Taranto, Patto popolare, Tacente sindaco - Fortemente liberi, Noi Taranto, Riformisti-Socialisti; Udc-Evviva Taranto. Per la cronaca in questo raggruppamento, tra gli altri, ci sono diversi ex assessori ed ex consiglieri comunali che sino al 21 febbraio hanno sostenuto a Palazzo di città l’ex sindaco Melucci. È uno schieramento sostanzialmente civico ma conta sulla presenza dell’Udc e di esponenti della Lega che, in dissenso dal centrodestra, hanno scelto il 42enne avvocato tarantino.

A proposito dell’area conservatrice, il centrodestra ha candidato alla carica di primo cittadino di Taranto l’avvocato Luca Lazzàro, sino a qualche settimana fa presidente di Confagricoltura Puglia. È sostenuto da una coalizione di cui fanno parte quattro liste: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Partito liberale e Noi moderati-Lazzàro sindaco. Questa opzione è stata, fin dall’inizio, fortemente sponsorizzata dai vertici di FdI ed è divenuta poi ufficiale dopo il passo indietro del forzista Massimiliano Di Cuia, consigliere regionale e capolista di FI alle amministrative del 25 e 26 maggio.

Completamente civico, invece, è il raggruppamento che con la denominazione «Adesso» candida alla carica di sindaco l’avvocato Mirko Di Bello. In campo per lui ci sono sei liste: Taranto e futuro, Movimento sportivo, Con Di Bello sindaco, Taranto-I Rioni, Tre terre-Talsano-Lama-San Vito, Impronta verde. È al suo debutto elettorale, ma la politica l’ha da sempre respirata in famiglia visto che la zia Rossana ha indossato la fascia tricolore dall’aprile 2000 al marzo 2006 (FI, centrodestra).

Da un nipote a un figlio d’arte. Tra i candidati alla corsa verso Palazzo di città torna ad esserci Mario Cito, già consigliere provinciale e comunale e soprattutto figlio di Giancarlo, sindaco di Taranto dal dicembre 1993 al 1996 e poi deputato. Ovviamente Cito junior sarà supportato da quella che fu la prima tv-partito italiana, ovvero At6 Lega d’azione meridionale. Per rendere definitivo tale quadro si attende il responso della commissione elettorale circondariale impegnata in queste ore a verificare tutte le firme e i certificati presentati, anche se la campagna elettorale di fatto partirà già oggi con la presentazione delle liste di Forza Italia, della coalizione a sostegno del candidato sindaco Francesco Tacente e il quartier generale del candidato sindaco Piero Bitetti.

Sarebbe fallito, infine, il tentativo di candidarsi a sindaco del giornalista Antonello De Gennaro.

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