il caso
Niente antenna 5G in Valle d’Itria, almeno per ora: respinto l'appello della società di telefonia
Anche il secondo grado della giustizia amministrativa ha confermato, dunque, la sentenza di primo grado che aveva provvisoriamente sospeso l’installazione degli apparecchi
Niente antenna in Valle d’Itria, almeno per ora. Il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta di appello della società di telefonia che si era opposta all'ordinanza cautelare del Tribunale amministrativo della Puglia che, su ricorso di un gruppo di cittadini, aveva sospeso l'autorizzazione, concessa dal Comune di Martina Franca, per l'installazione di un impianto di radio trasmissione per rete di telefonia mobile.
Si tratta dell’antenna 5G in corso di realizzazione sulla strada che da Martina Franca conduce a Ostuni, in piena Valle d’Itria. Anche il secondo grado della giustizia amministrativa ha confermato, dunque, la sentenza di primo grado che aveva provvisoriamente sospeso l’installazione degli apparecchi. Il giudizio di merito si discuterà il prossimo luglio, e in quella data si conoscerà la decisione dei giudici amministrativi.
Questo è un caso che, per certi versi, assomiglia a quello di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi e che riguardava l’installazione di un’antenna 5G, stavolta nel centro storico, nella zona de La Lama.
La questione antenne, più in generale, sta tenendo vivo il dibattito politico in questi ultimi mesi. La posizione di Fratelli d'Italia (opposizione) è in qualche maniera assonante a quella di Visione Comune, partito di maggioranza che, attraverso le parole della consigliera Valentina Lenoci, già ad agosto dichiarava: «l’esigenza di uno strumento pianificatorio è divenuta oggi più che mai pressante anche alla luce dell‘innalzamento dei limiti per i campi elettromagnetici permessi dopo l’entrata in vigore della legge 214/2023. Circostanza a cui molti sindaci in Italia si sono già opposti attraverso provvedimenti puntuali».
Fratelli d'Italia aveva fin da luglio preso posizione nei confronti delle installazioni, impattanti dal punto di vista paesaggistico. La consigliera Grazia Lillo sostiene che non c'è incoerenza tra la posizione nazionale del Governo, che ha allentato i vincoli per questo tipo di istanze, e quella locale, che invece chiede una maggiore tutela. La posizione di Fratelli d'Italia è chiara sull’urgenza di dotarsi di un regolamento delle antenne che disciplini la materia.
I meloniani, infatti, sostengono da un lato la necessità di un Piano delle antenne, così come sostiene anche il movimento politico di maggioranza Visione Comune, e dall’altro che le infrastrutture di rete sono di vitale importanza anche nelle zone di campagna. Per legge oggi gli impianti di telefonia vengono considerati alla stregua di altre infrastrutture essenziali, come possono essere le reti elettriche, quelle del gas o dell’acquedotto.