la città
Case popolari a Taranto, partiti i lavori alle palazzine di via Garibaldi
Interventi di Arca Jonica per 1,6 milioni. La fine entro settembre
Avviata la riqualificazione delle case popolari in Città Vecchia. Lunedì scorso, infatti, l’agenzia regionale Arca Ionica (per capirsi, si tratta dell’ex Iacp) ha dato il via al cantiere per il rifacimento dei cortili di sette immobili di via Garibaldi. Si tratta di opere finanziate con 1,6 milioni di euro, provenienti da fondi Pnrr e inseriti nel programma Pinqua. Inoltre, gli interventi appaltati dalla stessa Arca Ionica (amministratore Donato Pascarella) termineranno tra agosto e settembre prossimi. A lavori ultimati, i cortili di questi immobili di edilizia residenziale pubblica (Erp) verranno collegati con via di Mezzo. A stretto giro, intanto, inizieranno anche i lavori di riqualificazione ed efficientamento energetico delle prime tre palazzine che insistono sempre in via Garibaldi.
Dalla Città Vecchia ai Tamburi. La Regione Puglia, nei giorni scorsi, ha dato l’ok alla rimodulazione della nuova mappa degli alloggi popolari che verranno costruiti solo in seguito alla futura demolizione delle case parcheggio di via Machiavelli. Gli uffici regionali, infatti, a breve, invieranno ai ministeri competenti lo schema aggiornato. L’obiettivo è quello di aprire entro l’anno i cantieri per la costruzione delle nuove palazzine Erp e di chiuderli nel 2027.
Per la cronaca, poco prima dfi Natale, la giunta Melucci ha rimodulato il progetto del cosiddetto housing sociale che punta alla realizzazione di 154 appartamenti popolari nei quartieri: Salinella, Paolo VI (soprattutto) e, in piccola parte, Tamburi.
E ora, un (bel) salto all’indietro. Questa proposta fu definita nell’ormai lontano 2015 con la sottoscrizione del Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) definito per migliorare la vivibilità nei quartieri più colpiti dalle conseguenze delle attività dell’ex Ilva. In particolare, l’accordo prevedeva interventi mirati al risanamento del rione Tamburi, tra cui in effetti la realizzazione di 154 alloggi, la creazione di una “foresta urbana” e altre opere di riqualificazione.
Già nel 2017, però, emersero difficoltà logistiche legate alla localizzazione degli alloggi, inizialmente previsti in un’area interessata dalle gallerie sotterranee dello stabilimento siderurgico. A questo ostacolo, almeno in parte, si aggiunsero poi le modifiche alla pianificazione determinate, invece, anche da alcune proteste dei residenti ostili ad avere a pochi metri dalle proprie case le famiglie provenienti da via Machiavelli. La nuova mappa, dunque: il “Lotto 2” passa dai 32 alloggi originari a 24 e verrà edificato al quartiere Paolo VI, nei pressi della sede della Corte d’Appello; per quel che riguarda il “Lotto 3”, invece, questo blocco passa da 32 a 22 appartamenti Erp che verranno costruiti nel rione Tamburi ed esattamente tra le vie Archimede e SS. Angeli Custodi; nessuna novità per il “Lotto 5” al rione Salinella visto che è stata confermata la realizzazione di 26 alloggi nei pressi della caserma dei carabinieri; il “Lotto 7”, invece, era stato localizzato a Lama (in zona Pezzavilla), ma i residenti avevano fatto sentire tutte le loro perplessità verso quella soluzione e così poi è stato individuato il sito di Paolo VI, nei pressi della Motorizzazione ma si è passati da 32 a 20 abitazioni di edilizia residenziale pubblica; il “Lotto 8” rimane a Paolo VI, ma da 32 il numero delle case si è ridotto a 20; il “Lotto 9”, invece, era stato individuato a Tre Carrare Battisti in via Acton, ma poi per motivi tecnici ha dovuto... traslocare a Paolo VI, in via Palmiro Togliatti vicino alla chiesa Massimiliano Kolbe e il numero degli appartamenti da realizzare è stato ridotto da 30 a 22; il “Lotto 12”, infine, era stato progettato a San Vito in via Vizzarro, ma poi è stato trasferito a Paolo VI, anche in questo caso vicino agli uffici della Motorizzazione (verranno costruiti 20 alloggi, in precedenza ne erano stati previsti 32).