IGIENE URBANA

Taranto, arrivano i finanziamenti per la differenziata: 5 milioni per l’Amiu

FABIO VENERE

Dalle risorse del Fondo di sviluppo e coesione per potenziare il servizio. Serviranno per l’acquisto di pattumelle e bidoni e per implementare le isole ecologiche

TARANTO - Cinque milioni di euro per il potenziamento della raccolta differenziata. Tra le pieghe degli allegati al recente decreto sui finanziamenti concessi nell’ambito del Fondo di sviluppo e coesione (Fsc), infatti, spicca una considerevole cifra che verrà data al Comune di Taranto. Che poi, a sua volta, la girerà all’ex Amiu ovvero a Kyma Ambiente.

Nei giorni scorsi, in un incontro con diversi amministratori locali, anche di questo finanziamento ne ha parlato a Bari l’assessora regionale all’Ambiente, Serena Triggiani.

Incassata la (buona) notizia per incamerare materialmente anche i soldi targati Fsc, però, ci vorranno ancora diversi mesi. Anzi forse, secondo alcuni, bisognerà attendere almeno sino alla fine della prossima estate. Ma anche se questa previsione dovesse rivelarsi alla fine azzeccata, si tratterebbe comunque di un’importante boccata d’ossigeno per l’azienda presieduta da Giampiero Mancarelli.

Tempi a parte, a cosa serviranno nel dettaglio queste ingenti risorse finanziarie? A potenziare il servizio della raccolta differenziata porta a porta, certo, ma non solo. In particolare, con questi 5 milioni di euro in fase di accreditamento, l’azienda partecipata del Municipio potrà acquistare le attrezzature necessarie per ampliare, nei prossimi mesi, il “porta a porta” anche ad altri quartieri quali, ad esempio, Tre Carrare Battisti e Solito Corvisea (per ora interessate solo dal conferimento del vetro).

Ma non solo. Da quel che risulta alla Gazzetta, infatti, con questi soldi potrà essere rinnovato anche il parco-cassonetti che attualmente insistono al Borgo e che, a circa cinque anni dalla loro installazione, si sono rivelati del tutto inefficaci. Il riferimento è ai cosiddetti contenitori ingegnerizzati che avrebbero dovuto aprirsi dall’esterno solo avvicinando una tessera magnetica, ma in realtà poi le cose non sono andate per il verso giusto (per usare un eufemismo).

E così, in questo modo, l’azienda di Mancarelli si ritroverebbe così ad acquistare pattumelle, bidoni carrellati e cassonetti con le risorse del Fondo di sviluppo e coesione, ma probabilmente anche per potenziare i Centri comunali di raccolta o isole ecologiche che dir si voglia ubicate nei diversi quartieri cittadini. E, del resto, non sarebbe la prima volta che l’ex Amiu mette in moto un meccanismo simile. Gli stessi bidoni carrellati, ormai divenuti famosi a dsuon di polemiche, destinati a raccogliere il vetro e posizionati davanti ai portoni degli immobili di diversi quartieri, ad esempio, sono stati acquistati grazie a un finanziamento proveniente dal Consorzio per il riciclo del vetro (il Coreve), mentre le cosiddette pattumelle e le altre attrezzature fornite ai cittadini per conferire giornalmente i rifiuti sono state comprate con i fondi dell’Ecotassa.

Infine, sempre a proposito della raccolta differenziata, entro la prima metà di febbraio, il “porta a porta” dovrebbe essere esteso anche a Taranto 2 con la conseguente eliminazione, nella zona, dei cassonetti stradali.

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