il caso
Taranto, l'appalto da 7 milioni di euro per il cimitero. Il Tribunale: «Una gara fatta su misura»
Le motivazioni del gup nella sentenza in cui ha inflitto 7 condanne: «Il procedimento mirava alla vittoria della Kratos»
La gara d’appalto da 7 milioni di euro bandita dal Comune di Taranto nel 2021 per gestire i servizi cimiteriali è stata fatta su misura per consentire alla “Kratos” di partecipare e vincere. È quanto scrive il giudice Benedetto Ruberto nelle motivazioni della sentenza con la quale il 25 ottobre scorso ha inflitto 7 condanne, per chi ha scelto il rito abbreviato e 6 rinvii a giudizio agli imputati coinvolti nell’inchiesta «Golden System» sul racket delle estorsioni nel cimitero di Taranto e la gara sospetta affidata alla cooperativa.
Nelle 171 pagine del provvedimento, infatti, oltre alle ragioni che hanno portato alle pesanti condanne nei confronti del gruppo di necrofori, guidati da Giuseppe Cristello (condannato a 7 anni e 2 mesi) che aveva sostanzialmente messo in piedi un vero e proprio sistema estorsivo ai danni di parenti dei defunti, ma anche fiorai, agenzie funebri e marmisti, il giudice Ruberto si è soffermato sull’affidamento comunale e sulle figure coinvolte...