In città

Giochi 2026 a Taranto, aperto il cantiere per il nuovo Stadio del nuoto

Fabio Venere

Nell’area intorno a Torre D’Ayala, avviate le opere di bonifica

TARANTO - Stadio del nuoto, sono iniziati gli interventi di pulizia e, così come impone la legge, la bonifica dell’area da eventuali ordigni bellici. Sono queste le prime attività della “Ferraro costruzioni”, l’impresa romana che si è aggiudicata l’appalto per la costruzione dello Stadio del nuoto di Taranto, opera prevista nell’ambito dei Giochi del Mediterraneo “Taranto 2026”. In particolare, l’azienda appaltatrice ha recintato la zona che insiste alle spalle della Torre d’Ayala in viale Virgilio, in cui verranno realizzate le due piscine olimpiche, una delle quali coperta, e i servizi annessi alla struttura. L’importo dei lavori, stabilito dopo la gara, è di 28,6 milioni di euro per quello che sarà l’impianto sportivo simbolo dei prossimi Giochi. Una volta completata la recinzione dell’area, la stessa sarà sottoposta a bonificama solo nel caso in cui dovessero essere trovati degli ordigni della seconda Guerra mondiale rimasti inesplosi. Nel frattempo, però, l’impresa romana sta già lavorando all’elaborazione del progetto esecutivo che dovrebbe essere definito e consegnato alla struttura commissariale entro 10 giorni.

E, in una nota stampa inviata ieri pomeriggio, il deputato di Fratelli d’Italia Dario Iaia esulta così: “I gufi e gli scettici continuano a sperare che Taranto non abbia i suoi Giochi. E, in effetti, visti i ritardi accumulati dal precedente Comitato organizzatore, sarebbe stato quello l’epilogo se non fosse intervenuto il governo Meloni con il commissariamento. Da meno di un anno all’opera, invece, il commissario straordinario Massimo Ferrarese ha dimostrato - osserva Iaia - concretezza e determinazione. Il governo ha impegnato 300 milioni di euro sull’evento dei Giochi e sono stati rispettati gli impegni”. È ancora, il deputato di FdI aggiunge: “Si era detto, infatti, che i primi cantieri sarebbero partiti a novembre e, invece, abbiamo anche anticipato con l’avvio odierno (anche se quelli iniziati ieri sono interventi preliminari, ndr). È stato recuperato tutto il tempo perso e dobbiamo continuare a correre per fare in modo che - insiste il deputato di Fratelli d’Italia - si svolgano dei grandi Giochi del Mediterraneo a Taranto. Sicuramente, tutte le migliori forze sono in campo affinché si proceda speditamente verso l’obiettivo.”

Intanto, per quel che riguarda lo stadio “Iacovone”, il prossimo 15 novembre verranno avviati i lavori di demolizione dell’anello inferiore che, a questo punto, riguarderà anche la curva sud visto che, lo scorso 16 ottobre, il Tribunale l’ha dissequestrata accogliendo la richiesta avanzata dal sindaco Melucci e dal commissario Ferrarese. Per la cronaca, quell’area dello “Iacovone” era stato posto sotto sequestro in seguito all’incendio divampato dopo il derby tra il Taranto e il Foggia.

Le ruspe, considerata la vicinanza degli spogliatoi degli atleti, abbatteranno solo alla fine l’anello inferiore della curva nord. E questo, per consentire alla squadra rossoblù di poter continuare a giocare le gare casalinghe anche durante i lavori nell’impianto del quartiere Salinella. E, infine, tra fine mese e i primi giorni di novembre si conoscerà il nome dell’azienda che si sarà aggiudicata l’appalto per la riqualificazione e il restyling radicale dello stadio. Sono cinque le imprese in lizza per un appalto da 59 milioni 750mila euro.

Privacy Policy Cookie Policy