L'evento

Così cambierà Taranto, città non solo d'acciaio, a Montecitorio per gli 80 anni di Confindustria

Maristella Massari

Progetti, programmi e sogni. Le sfide: sostenibilità, transizione energetica, trasformazione sociale, formazione dei giovani

Sostenibilità, transizione energetica, trasformazione sociale, formazione dei giovani. Sono le principali sfide che Confindustria Taranto lancia al territorio per celebrare gli 80 anni dalla sua costituzione. E proprio Taranto e le sue imprese sono state protagoniste per un giorno a Roma in una cornice eccezionale, la Camera dei Deputati. Ieri mattina, nella Sala della Regina di Montecitorio, Confindustria ha tracciato il percorso svolto fino ad ora, proponendo la sua visione di futuro per Taranto e la sua economia, tra consolidamento e cambiamento.

«Un processo di trasformazione delle nostre imprese già in atto - ha sottolineato il presidente di Confindustria Taranto, Salvatore Toma, convinto ed entusiasta promotore dell'evento -, se partiamo proprio dalle nostre aziende e dalla loro straordinaria capacità di trasformarsi e di diversificare. Questa nostra importante ricorrenza celebrata nella capitale - ha aggiunto il presidente Toma - è emblematica della centralità che questo territorio vuole affermare rispetto al Sistema Paese, ribadendo ancora una volta la sua vocazione a diventare hub ambientale, laboratorio di best practices e quindi città ancora una volta pioniera del cambiamento». Ovvio il riferimento all'acciaio, che proprio in questi giorni registra passaggi fondamentali in ordine alla futura acquisizione degli asset societari di Acciaierie d'Italia, ma anche ad altri importanti trasformazioni che attengono i settori del porto, sempre più aperto e polifunzionale oltre che sostenibile, dell'aerospazio, dell'eolico e, appunto, del tessuto imprenditoriale.

«La più grande sfida industriale italiana l’abbiamo affrontata in pochi mesi» ha sottolineato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, a proposito dell'evoluzione del complesso dossier dell’ex Ilva, intervenendo da Bruxelles con un video all’evento romano di Confindustria. «Un anno complessivo per l’apertura e la definizione della complessa vicenda. A marzo scorso l’apertura dell’amministrazione straordinaria, a marzo 25 l’avvio della “nuova” acciaieria, con un nuovo management e un nuovo piano Industriale».

Nel corso del convegno, si sono avvicendati molteplici interventi all’insegna della trasformazione ambientale e contestualmente di quella sociale. Ad aprire la lunga giornata di lavori è stata la segretaria di Presidenza della Camera dei Deputati Annarita Patriarca. Hanno fatto seguito, fra gli altri, gli interventi dei viceministri all'Ambiente e alla Giustizia Vannia Gava e Francesco Paolo Sisto. Importanti testimonianze sono arrivate dal Prefetto Paola Dessì, dal Presidente di Confindustria Puglia Sergio Fontana, dal Presidente della Camera di Commercio di Taranto e Brindisi Vincenzo Cesareo, dal Presidente Anvur Antonio Felice Uricchio e dall'assessore regionale Alessandro Delli Noci. «Ho trascorso quattro ore di bellissimo futuro - questa la chiosa del Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Bari Stefano Bronzini - in cui sono stati illustrati aspetti fondamentali: dall'innovazione, alla ricerca, alla formazione, alle trasformazioni. Avete parlato di un'altra Taranto: forse è una città mai abbastanza raccontata nelle sue esperienze reali, come è avvenuto oggi». E poi, un appello agli industriali affinché guardino alla ricerca come ad un partner per lo sviluppo. I lavori si sono chiusi con il saluto di Giammario Battaglia, founder dell'Osservatorio ADR, partner di Confindustria Taranto nella realizzazione dell'evento.

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