In città

Pulsano, il sindaco D’Alfonso ordina la bonifica dall’amianto

Alessandra Cannetiello e Paolo Lerario

Dopo la relazione dell’Arpa, interviene l’Amministrazione

PULSANO - Provvedere alla bonifica immediata e smaltimento dell'amianto bruciato dall'incendio che ha distrutto una parte del litorale di Pulsano. È quanto ha ordinato il sindaco Pietro D'Alfonso alla curatela fallimentare dell'ex Eden Park, struttura ricettiva completamente travolta dalle fiamme e su cui l'Arpa Puglia, in una nota ha lanciato l'allarme. L'Agenzia Regionale ha infatti raccolto diversi campionamenti prelevati in prossimità dei bungalow crollati e dalla copertura dell’unica struttura risparmiato dai roghi e ritrovato presenza di fibre velenose. «La pericolosità - si legge nella relazione - dei materiali rinvenuti nel sito oggetto di indagine rappresentata dal rilascio di fibre e risultando detti materiali, combusti e frammentati, si ritiene che vi potrebbe essere un potenziale rischio di dispersione di fibre di amianto non più inglobate nella originaria matrice cementizia». Per semplificare, Arpa spiega che le fibre di amianto che erano già state inglobate attraverso un incapsulamento per evitarne la dispersione, si sono ora liberate nell’aria determinando una situazione di pericolo ambientale.

Insomma, il distruttivo dio del fuoco, Vulcano per i Romani, dopo aver distrutto nel litorale di pulsano decine di ettari di pineta, reso inservibili decine di villette estive per le quali ci sono le ordinanze sindacali di inagibilità, inferto feroci colpi ad alcune strutture commerciali, lasciato sul terreno scheletri di alberi e vegetazione mediterranea e causato la morte dell'82enne Rita Fasanella, ha lasciato non solo successive profonde ferite nel tessuto sociale ed economico nella cittadina rivierasca, ma anche nel tratto di litorale danni complicati da sanare nel breve. Tanto che, leggendo in filigrana l’iniziativa spontanea, ben 200 persone, in maggioranza residenti, si sono mobilitati. Costituitisi anche in comitato sono intenzionati a presenziare in tutte le attività dichiarandosi immediatamente pronti ad interagire con la Procura della Repubblica e la civica amministrazione locale invocando una unità di intenti tra le istituzioni, tutte, e le molte realtà turistiche e commerciali che operano nella zona.

In questo triste contesto, ripropostosi nella stessa zona dopo 23 anni con un similare evento, che l’amministrazione comunale di Pulsano, guidata da D’Alfonso, sta affrontando con non poca fatica e molta abnegazione per far sì che la voce “turismo” non diventi nel futuro qualcosa di proibito.

Anche per questo il Comune, seguendo le procedure previste, ha affidato l’incarico all’avvocato Salvatore Maggio al fine di tutelare le ragioni del Comune nella vicenda giudiziaria consequenziale all’incendio, per la quale è in carcere il 67enne Pasquale Tomai Pitica (assistito dall’avvocato Franz Pesare) per aver appiccato l’incendio.

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