Politica
Taranto, Melucci (ri)aderisce a Italia Viva, ma i renziani vogliono l’assessorato
Comune, Stellato non cede. Ecco quali sono le poltrone a rischio
TARANTO - Comune, Rinaldo Melucci aderisce ad Italia viva. O meglio, ritorna ad Iv. L’indiscrezione è filtrata al termine del confronto che il sindaco di Taranto ha avuto ieri pomeriggio proprio con i vertici provinciali e consiglieri comunali di Iv. Che, in una nota stampa inviata martedì scorso, avevano pubblicamente richiesto un assessorato. In effetti, nell’esecutivo municipale, i “renziani” non sono rappresentanti pur facendo parte di una coalizione a trazione civica e che ha nel Psi e nella stessa Italia viva gli unici partiti nazionali presenti in squadra. Poco dopo le ore 14 di un pomeriggio insolitamente nuvoloso in un luglio dominato dal sole cocente, Melucci fa “La mossa del cavallo” (per citare, non certo a caso, il titolo di uno degli ultimi libri scritti da Matteo Renzi).
E, in tandem con Costanzo Carrieri sempre più in questa fase consigliere politico del sindaco, fa sapere di essere ritornato nella casa centrista da cui era volontariamente e provvisoriamente uscito nello scorso dicembre. In quell’occasione, infatti, Rinaldo Melucci che pure aveva appena partecipato a Roma all’Assemblea nazionale di Iv, si era autosospeso dal partito per ammorbidire il clima ad alta tensione che, in quei giorni, caratterizzava i rapporti con il centrosinistra. Il tentativo non sortì gli effetti sperati visto che Pd, Con, Verdi e M5s rimasero all’opposizione e il 9 gennaio scorso il sindaco di Taranto compose così la giunta. Che nacque senza alcun partito considerato che il Psi ci entrò solo successivamente con Edmondo Ruggiero (Urbanistica) mentre Italia viva ne è ancora al di fuori.
Per questa ragione, evidentemente, confrontandosi ieri con il partito rappresentato in Consiglio comunale da Massimiliano Stellato e Carmen Casula, Melucci ha fatto notare che il suo ritorno alla base consente ad Italia viva di essere presente nell’esecutivo e di farlo addirittura contando sulla postazione del sindaco. Tesi, questa, che da quel che si apprende, però, non ha convinto gli esponenti di Iv presenti alla riunione che hanno continuato a rivendicare un assessorato per poter esprimere in maniera più efficace il proprio ruolo politico e questo anche in considerato del peso nazionale che ha Iv rispetto alle forze civiche di respiro municipale presenti nell’attuale maggioranza.
E sì, alla fine poi è questo il vero problema del sindaco Melucci: la giunta ora è al completo e per fare eventualmente spazio ai “renziani”, bisognerebbe mandar via uno degli attuali assessori scontentando almeno un consigliere che fa parte della coalizione di governo. Scelta non facile anche in virtù del fatto che aumentare i malpancisti a pochi giorni dall’approvazione dell’assestamento di bilancio, non è un’opzione consigliabile.
Del resto, inevitabilmente, per fare spazio in giunta ad un esponente indicato da Iv dovrebbe concludere in anticipo la sua esperienza amministrativa un assessore in quota ad un gruppo composto da un solo consigliere. Per la serie, dunque, tranne Cosimo Ciraci (Lavori pubblici), Gabriella Ficocelli (Servizi sociali) e il vicesindaco Gianni Azzaro (Sviluppo economico), in linea teorica, rischierebbero tutti. Di certo, nel caso in cui Melucci sostituisse una pedina nella sua squadra di governo poi per rivedere gli attuali equilibri di forza, potrebbe dare il via anche ad una riorganizzazione dei vertici delle aziende partecipate (Amat, Amiu e Infrataras).
Infine, nel ventaglio delle ipotesi, c’è anche la possibilità che il sindaco azzeri la giunta per poi procedere in tempi rapidi alla formazione di un nuovo esecutivo. La prospettiva, per ora, appare remota ma conviene non escluderla.