Il caso
Paolo VI, a Taranto cittadini senza acqua. Aqp: «Non c’ è alcuna riduzione»
Lamentano problemi di pressione, ma per l’azienda sono i condomini a doversi dotare di autoclave
TARANTO - Disagi nell’erogazione dell’acqua in via XXV Aprile al rione Paolo VI, per l’Aqp non c’è alcuna riduzione della pressione. Che, invece, i cittadini lamentano assolutamente.
«La pressione nelle reti - assicurano alla Gazzetta da Acquedotto pugliese - è tale da garantire la normalità del servizio, Rispetto a quella minima di 0,5 atmosfere, si attesta attualmente a più del doppio». E ancora: «Il monitoraggio è costante, al pari degli interventi di regolazione sulle reti, per assicurare l’efficienza. Aqp, nel ricordare che eroga il servizio sino al contatore, invita gli amministratori di condominio e i singoli proprietari di immobili - si riporta dalla stessa nota - a provvedere alla verifica ed eventualmente all’installazione di adeguati impianti di autoclave, che assicurino l’erogazione in tutti i punti dello stabile, anche i più lontani e alti rispetto al contatore, e che rispondano alla normativa vigente. L’assenza potrebbe, infatti, causare disagi ai piani superiori degli stabili. Per impianto idoneo si intende un sistema di autoclave (costituito da pompa e serbatoio o da booster) posizionato al piano terra, dato che l’installazione - precisano ancora da Acquedotto pugliese - ai piani alti o, peggio, sui solai degli stabili, non è sufficiente ad assicurare l’erogazione idrica». Installazione di autoclave che, quindi, spetterebbe ad Arca Ionica (proprietaria degli 8 lotti e dei 43 appartamenti “popolari” di via XXV Aprile in cui gli inquilini hanno denunciato la scarsa pressione dell’acqua). Ma, dal canto suo, l’ex Iacp non può certo intervenire in tempi brevi, considerato che avrebbe bisogno di uno specifico finanziamento da parte della Regione.
Per la cronaca, giovedì scorso, la questione era stata sottolineata in una nota stampa dal consigliere comunale Francesco Battista (Lega). Che aveva raccolto le lamentele dei residenti per la bassa pressione dell’acqua nei primi piani degli edifici e la sua totale assenza a partire dal quarto piano. «Questa problematica diventa ancora più grave - osserva il consigliere di opposizione - durante i mesi estivi, quando molte famiglie sono costrette a cercare soluzioni alternative, non potendo avere un bene primario essenziale come l’acqua». Per questo, Battista ha chiesto con urgenza in commissione Assetto del territorio un’audizione dei rappresentanti dell’Acquedotto pugliese e della stessa Arca ionica.