i nodi dell'acciaio

Ex Ilva, nominato il nuovo direttore generale di Acciaierie d'Italia: è Maurizio Saitta

«Maurizio Saitta ha maturato una solida esperienza in Italia e all’estero in particolare nel settore dell’Energia» così la nota di Acciaierie d'Italia

TARANTO - «L’ingegner Maurizio Saitta con effetto dal 1 giugno assumerà la carica di Direttore Generale della Azienda» L'annuncio è di Acciaierie d'Italia. 

«Maurizio che ha maturato una solida esperienza in Italia e all’estero in particolare nel settore dell’Energia, guiderà la squadra nell’iter già tracciato nel Programma di ripartenza, potendo contare su solide competenze in ambito operations, pianificazione e finalizzazione di piani complessi - continua la nota -. Pari competenze saranno rese disponibili nell'attività di pianificazione degli interventi relativi alla decarbonizzazione del processo produttivo dell'acciaio.

I Commissari peraltro si dicono «sempre più consapevoli delle difficoltà insite nella procedura di rilancio dell'Azienda ma anche delle concrete capacità e grande senso di responsabilità del management tutto».

Ex Ilva, entro luglio l'avvio dell'iter di assegnazione

Inizieranno la prossima settimana dallo stabilimento di Genova Cornigliano, per proseguire negli stabilimenti del Nord Italia le visite dei potenziali acquirenti degli impianti dell’ex Ilva, oggi Acciaierie d’Italia. L'annuncio viene dal ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso che, in visita a Cornigliano, ha sovrinteso alla presentazione del francobollo delle Poste dedicato a Guido Rossa, il sindacalista dell’allora Italsider ucciso dalle Brigate rosse. «Entro luglio - aggiunge poi il ministro dal convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria di Rapallo - pensiamo di poter attivare le procedure per l’assegnazione degli impianti con un programma di ripristino produttivo che prevede la ripresa del secondo altoforno in ottobre, la riattivazione del terzo altoforno a metà del prossimo anno, così da aggiungere a livelli potenziali produttivi di 6 milioni di tonnellate, il limite massimo che oggi può realizzare quello stabilimento. Credo che entro un mese sarà possibile sbloccare le risorse in linea con i programmi per il ripristino produttivo che i commissari si sono dati».

L’altra 'buona notizia' portata dal ministro a Genova riguarda il prossimo via libera dell’Europa al prestito ponte di 320 milioni per garantire continuità occupazionale e produttiva degli impianti. «La commissaria europea per la concorrenza Margrethe Vestager - ha detto Urso - ha confermato che a breve sarà concessa l’autorizzazione europea per le risorse del prestito ponte all’ex Ilva a salvaguardia degli impianti e al ripristino della loro attività produttiva. Da parte della Commissione europea c'è il pieno consenso».

Ma è dalla ricognizione degli investitori che parte il ministro. «La prossima settimana iniziano le visite cognitive negli stabilimenti dell’ex Ilva da parte di tre importanti attori internazionali. Credo che si inizierà dagli stabilimenti del Nord, da Novi Ligure, Genova e poi Taranto e gli altri - spiega Urso - e anche queste visite sono un buon segnale, che si associa al giudizio positivo della Commissione europea sulla strada che abbiamo intrapreso col concorso e il sostegno di tutte le forze sindacali, sociali e produttive, degli enti locali e credo anche delle forze politiche». Sulle aree siderurgiche di Genova Cornigliano al momento sottoutilizzate secondo il ministro Urso «c'è la concreta possibilità che tutte le aree siano utilizzate per le attività produttive e quindi non solo per il rilancio del sito siderurgico ma anche per tutte le altre attività collaterali che possono incrementare l'occupazione e la produzione in quest’area così strategica per l'industria italiana».
Intanto i commissari straordinari annunciano che Maurizio Saitta, dal 1 giugno, assumerà la carica di direttore generale di Acciaierie di Italia. Saitta, che ha maturato una solida esperienza in Italia e all’estero in particolare nel settore dell’energia, guiderà la squadra nell’iter già tracciato nel programma di ripartenza, «potendo contare su solide competenze in ambito operations, pianificazione e finalizzazione di piani complessi».

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