La bufera
Taranto, gemiti «hot» in Comune. Patano: «È tutto falso» e avverte la maggioranza
Il consigliere protagonista dello scandalo: «È tutto falso. Sindaco e maggioranza non mi hanno difeso. E ora, non avrò più il vincolo di fedeltà assoluta»
TARANTO - “Dalle prossime riunioni del Consiglio comunale, il mio agire politico non sarà più caratterizzato da un vincolo di fedeltà assoluta alla maggioranza”. Firmato Michele Patano, consigliere comunale del movimento “Taranto Mediterranea”.
Non si tratta, però, di un'ordinaria fibrillazione nella coalizione civico-centrista che regge il sindaco Rinaldo Melucci. No, in questo caso, la presa di distanze proviene da chi, negli ultimi giorni, è stato dipinto come il protagonista di un incontro intimo con una donna nel corso dei lavori della commissione Attività produttive a cui era collegato da remoto con il telefonino.
Ricostruzione questa che Patano ha respinto sin dall'inizio, dichiarandosi pronto a far ricorso alle vie legali per difendere la sua immagine. “Nei giorni scorsi – si riporta da una nota che il consigliere comunale ha inviato al sindaco Melucci e agli altri componenti della maggioranza e che la Gazzetta ha visionato – sono stato vittima di un vergognoso attacco mediatico che, oltre a ledere la mia dignità personale e quella della mia famiglia, ha violato la dignità dell’istituzione che – afferma rivolgendosi agli altri consiglieri - rappresento insieme a voi”.
Per Patano, infatti, si tratta di una notizia “priva di fondamento, per la quale mi sarei aspettato dai colleghi di maggioranza e dal sindaco una presa di posizione sulla stampa in mia difesa. Invece, c'è chi senza essere né testimone né informato sui fatti, ma per mero pregiudizio o forse per opportunismo politico, ha anche chiesto sotterraneamente le mie dimissioni o l'allontanamento dalla maggioranza”.
Sempre nella stessa nota, Patano aggiunge che “non mi sarei aspettato un silenzio assordante su questa vicenda”. Poi fa un passo indietro di due anni e afferma amaramente: “Mi è subito stato chiaro dopo poche settimane dal voto del giugno del 2022 che, a questa maggioranza, mancasse quella sintonia che rendesse noi tutti partecipi, affiatati come si fa in un gruppo politico che dovrebbe remare nella stessa direzione, e in cui ci si supporta gli uni con gli altri, ma non mi sarei mai aspettato questo silenzio assordante intorno a questa vicenda”.
Patano teme, inoltre, che il suo carattere (si definisce, buono, generoso, disponibile e socievole) possa essere stato tato frainteso dai suoi alleati, invece, come un atteggiamento di servilismo sciocco o di assecondazione supina verso tutto. Ma non nascondo che questa vicenda, unite ad altre amministrative e politiche che il sottoscritto e il gruppo politico che rappresento hanno dovuto “subire” in questi due anni, mi pongono – fa sapere - in una situazione di riflessione politica”.