degrado
Martina Franca, le mura dell’arco di Santo Stefano «ferite» da scritte e croci celtiche
Vandali ancora in azione: non si fermano gli attacchi ai luoghi che trasudano storia
MARTINA FRANCA - Scritte e croci celtiche deturpano i muri del centro, cittadini indignati e caccia ai responsabili. Martina Franca si sveglia ogni mattina con un nuovo muro macchiato dai vandali. I muri del centro, in particolare, sono bersaglio di imbrattamenti quasi quotidiani, che sporcano facciate storiche, edifici pubblici e persino abitazioni private.
Stavolta a essere preso di mira è stato l’arco di Santo Stefano, uno dei luoghi più iconici della città, che presenta delle scritte con pennarello a vernice. Scrivere sui muri come se fossero dei semplici fogli di carta non è una bravata, ma un vero e proprio attentato ai luoghi più rappresentativi. Muri che trasudano storia e parlano di una presa in cura da parte di quei privati che recentemente si erano fatti carico di restaurare l’antico arco, che segna la porta di ingresso al centro storico di Martina Franca.
Ma non solo, perché in queste settimane si moltiplicano episodi di vandalismo in diverse zone del centro urbano, imbrattate con simboli neonazisti che offendono la memoria e la sensibilità della comunità. L’azione, oltre a deturpare il decoro urbano, rappresenta un atto di intolleranza e odio che riporta alla luce i fantasmi del passato e che, probabilmente, hanno una qualche attinenza con il particolare periodo storico che stiamo vivendo.
Nella villa comunale Garibaldi, già in passato presa di mira da atti simili, i simboli vergognosi sono stati prontamente cancellati, con un intervento rapido da parte dell’Amministrazione comunale che ha chiesto il supporto della Polizia Locale per visionare le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona, con l’obiettivo di cercare di individuare i colpevoli. Tuttavia, il problema è complesso e richiede un impegno da parte di tutta la comunità cittadina. È necessario sensibilizzare i cittadini, soprattutto i giovani, sui danni che questi atti provocano e sull’importanza di tutelare il decoro urbano. Non solo questi atti deturpano l’estetica, ma comportano anche notevoli costi per la loro rimozione, costi che ricadono su tutta la collettività.