Il caso

Taranto, lavori allo stadio «Iacovone»: l’alternativa è Massafra

Fabio Venere

L’ipotesi prende forma, ma serve la deroga per il terreno di gioco

TARANTO - Destinazione Massafra. Si rafforza la pista che porta allo stadio “Italia” come alternativa allo “Iacovone” che, in inverno, sarà interessato dai lavori di ristrutturazione previsti per i Giochi del Mediterraneo.

L’ipotesi, già lanciata più volte dalla Gazzetta nelle scorse settimane, con il passar dei giorni trova altre e nuove conferme. E, a breve, potrebbero esserci ulteriori novità. Certo, va sottolineato in premessa, non è facile ma neppure impossibile e anzi probabilmente l’impianto massafrese potrebbe davvero essere l’unica alternativa percorribile. Non subito, ma a stretto giro.

Dunque, secondo fondate indiscrezioni, nei giorni scorsi, il sindaco di Massafra, Fabrizio Quarto, avrebbe incontrato il commissario governativo, nonché presidente del Comitato organizzatore, Massimo Ferrarese. Nel corso del confronto, principalmente, si sarebbe fatto il punto della situazione sugli interventi di adeguamento previsti al palazzetto dello sport inserito nel primo masterplan e in cui, nel 2026, si svolgeranno alcune discipline sportive tra cui, ad esempio, il taekwondo in cui alle Olimpiadi di Londra del 2012 vinse la medaglia d’oro Carlo Molfetta, attuale direttore generale del Comitato. E se per l’ok definitivo alle risorse necessarie, Massafra così come gli altri 21 comuni coinvolti dovrà attendere l’ok della Corte dei conti al decreto, i lavori all’“Italia” potrebbero trovare copertura finanziaria nel secondo masterplan ovvero in quello che sarà sostenuto dalle successive e ulteriori risorse messe a disposizione dal Governo. Dunque, in questo quadro, lo stadio “Italia” potrebbe essere indicato come uno degli impianti da destinare agli allenamenti delle nazionali di calcio impegnate nei Giochi del Mediterraneo. E in uno scenario simile, evidentemente, si concretizzerebbe l’alternativa all’impianto del quartiere Salinella. A Massafra, in realtà, sono già in corso dei lavori di riqualificazione che stanno interessando la tribuna e, al termine dei quali, la capienza potrebbe oscillare intorno ai 1.500 posti a sedere. Pochi, ovviamente, per il campionato di serie C che, infatti, necessita di almeno 3.500-4mila posti per i tifosi. La soluzione, però, potrebbe comunque arrivare sistemando un paio di settori realizzati con delle strutture prefabbricate che possano consentire di raggiungere la soglia minima richiesta dalla Lega Pro. Ma c’è, o meglio ci sarebbe nel caso in cui davvero la scelta ricadesse sull’impianto massafrese, un altro ostacolo da superare: le dimensioni del terreno di gioco. La larghezza del rettangolo verde dell’“Italia” è di 60 metri (il requisito minimo è invece di 64-65) e, dunque, la Figc dovrebbe concedere al Taranto Fc una deroga ad utilizzare l’impianto massafrese, in serie C, per due anni. Che, se necessario, andrà richiesta visto che altre soluzioni o per motivi strutturali o per ragioni di ordine pubblico, non sembrano essere realmente percorribili.

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