Caso Scazzi
Zio Michele Misseri è libero dopo 14 anni, non andrà ad Avetrana. Il video della villetta deserta. Ora è a Gallipoli
Fu condannato per la soppressione del corpo della nipote Sarah Scazzi
AVETRANA - C'è solo il circo mediatico ad Avetrana, Michele Misseri no. Uscito dal carcere di Lecce, dopo sette anni, lo zio condannato per aver soppresso il corpo della nipote 15enne Sarah Scazzi, strangolata e gettata in un pozzo il 26 agosto 2010 da Sabrina Misseri e Cosima Serrano, rispettivamente figlia e moglie di Michele, entrambe condannate all’ergastolo per omicidio volontario, ha fatto perdere le sue tracce.
Telecamere, microfoni e taccuini dovranno aspettare per raccogliere le sue prime parole. Michele lo aveva in realtà annunciato: «Io ho bisogno di un po’ di tempo, non voglio parlare con nessuno. Per alcune settimane voglio stare da solo» aveva confidato al suo difensore, l'avvocato Luca La Tanza che nei giorni scorsi lo aveva poi rivelato alla Gazzetta.
Il drappelli di cronisti che affolla il piccolo comune del tarantino, però, ha scelto comunque di presidiare via Deledda ad Avetrana, la strada dove si trova la villetta in cui Sarah è stata uccisa secondo i giudici e dove Misseri ha vissuto fino a febbraio 2017 quando la condanna è diventata definitiva e per lui si sono spalancate le porte del carcere.
Da quel momento, con piccole parentesi, la storia di Avetrana era quasi sostanzialmente scomparsa dai media: in questi sette anni, però, non sono mancati documentari, programmi di approfondimenti e persino un film lungometraggio diretto dal pugliese Pippo Mezzapesa che non è comunque ancora apparso sugli schermi.
Eppure c'è già chi sostiene che la scelta di zio Michele di svanire per un po' sia legata a un'intervista esclusiva già concordata con i media nazionali. Del resto lo stesso contadino di Avetrana aveva avanzato al suo avvocato una richiesta insolita: «quando deciderà di parlare ai giornalisti – aveva raccontato La Tanza - vuole che io resti accanto a lui per evitare nuove denunce».
L'assenza di Michele, quindi sarà a tempo determinato (voci dicono che ora sia a Gallipoli). Tornerà nella villetta e nel suo comune. Tornerà soprattutto nelle sue campagne e al suo lavoro. E il circo mediatico monterà di nuovo le tende. Almeno per un po'.