il caso

Taranto e i disabili: «Delia, malata di Sla, dovrà pagare 2856 euro per l'assistenza»

In 150 nella stessa situazione. Ficocelli: «E' una direttiva regionale»

Delia D’Ettorre, malata di Sla, dovrà pagare 2856 euro al Comune di Taranto per il Sad, il servizio assistenza disabili. E come lei anche altre 150 persone disabili che a gennaio si sono viste recapitare una raccomandata con la richiesta di un contributo della quota di compartecipazione del servizio per il 2023.

Fino ad oggi il servizio è stato gratuito e Taranto non è l’unico comune ad aver richiesto la compartecipazione degli utenti al servizio, ma gli assistiti non ne erano a conoscenza nonostante la delibera del Consiglio Comunale che approvava la compartecipazione in base all’Isee sia datata 31 gennaio 2023 e segue le indicazioni della normativa regionale. «Non è nostra intenzione – spiega l’assessora ai Servizi Sociali, Gabriella Ficocelli - arrecare problemi alle persone fragili. Stiamo cercando di fornire servizi utili e gratuiti alla nostra comunità. Ma gli sforzi sulla gratuità dei servizi inevitabilmente ricadono sulle risorse comunali e quindi anche su tutto il resto dei cittadini. La delibera approvata recepiva tutto questo nuovo quadro normativo per l’assistenza domiciliare dei cittadini. Fino a quel momento il servizio era gratuito per tutti, anche per coloro che avevano redditi molto alti. Mentre la normativa regionale introduce la compartecipazione alla spesa, in relazione ai redditi». Negli scorsi mesi ci sarebbe stata una comunicazione a voce da parte dei responsabili dei servizi sociali durante gli incontri con gli assistiti.

«Un anno – dice Ficocelli – serve anche a noi per sperimentare il nuovo regolamento, per comprendere come aggiustare il tiro». Si tratta di anziani e disabili che, nella maggior parte dei casi, usufruiscono del servizio da tanti anni. Gli assistenti sociali ne conoscono perfettamente la storia. Ragion per cui l’assessorato, sta cercando di attuare una serie di soluzioni per venire incontro a questi cittadini. «Stiamo pensando – dice Ficocelli - ad una maggiore rateizzazione del dovuto, ma anche una modifica del regolamento che fu portato in Consiglio Comunale». L’assessora incontrerà tutti i cittadini che hanno difficoltà a pagare il contributo. «Quello che a me preme più di ogni cosa – sottolinea - oltre alla tutela dell’utenza, è la salvaguardia degli operatori delle cooperative sociali che non devono superare il loro monte ore. Per questo incontrerò anche i sindacati». Bisognerà capire quanti utenti del servizio continueranno a volerne usufruire. Nel caso degli anziani però c’è una buona notizia: chi vorrà continuare la compartecipazione per il Sad, potrà richiedere ore in più gratuite grazie ai fondi pubblici.

Privacy Policy Cookie Policy