L'intervista
Iaia (FdI): «Melucci è in bilico, alla città serve un governo forte»
«Stiamo assistendo ad uno scontro di potere tra Melucci ed Emiliano e nel Pd è in atto una resa di conti interna con i vertici schiacciati sulle posizioni del Governatore»
TARANTO - Deputato Dario Iaia, oggi verrà riconfermato alla guida di Fratelli d’Italia. Quali sono i “numeri” di FdI in provincia di Taranto?
«Abbiamo 4mila 400 iscritti, che rappresenta il dato migliore in Puglia e ci colloca tra le prime federazioni italiane. Sì, confermo, verrò eletto presidente provinciale del partito ponendo fine, di fatto, a una fase di commissariamento che mi aveva visto impegnato nel ruolo di coordinatore. Infine, al nostro congresso provinciale, i cui lavori verranno presieduti dalla senatrice Francesca Tubetti, parteciperanno il ministro Fitto (Sud, Pnrr) e il sottosegretario Gemmato (Salute)».
Iaia, lei verrà eletto negli stessi minuti in cui a Palazzo di Città si svolgerà (salvo rinvii) il Consiglio comunale di Taranto con all’ordine del giorno la mozione di sfiducia per far cadere Melucci. Secondo lei, come andrà a finire? E il suo partito, Fratelli d’Italia, è pronto per andare al voto già a giugno?
«Penso che, alla fine, Melucci dovrebbe farcela, ma ovviamente FdI voterà la mozione. La questione, però, non è tanto quella di sopravvivere o di galleggiare in Municipio, ma di governare una città importante come Taranto affrontando le gravi problematiche che l’affliggono e mi riferisco all’ex Ilva, ai Giochi del Mediterraneo, alla gestione dei rifiuti, alla crisi del commercio. In realtà, stiamo assistendo ad uno scontro di potere tra Melucci ed Emiliano e nel Pd è in atto una resa di conti interna con i vertici schiacciati sulle posizioni del Governatore. E poi, in questo contesto, abbiamo il M5s che ora è all’opposizione dimenticando di avere avuto responsabilità di governo sino a metà dicembre. Per quel che ci riguarda, non abbiamo alcuna smania di andare alle elezioni, ma quando sarà il momento ci presenteremo agli elettori con un progetto di centrodestra allargato a delle liste civiche»...
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