il problema
Taranto, emergenza sanitaria in carcere: «Mancano i medici»
La denuncia di Pilagatti (Sappe) per una situazione che sta diventando sempre più preoccupante
TARANTO - "Niente visite mediche di routine ai detenuti del carcere di Taranto, ma solo emergenze poiché non ci sarebbero più medici, per cui il dirigente sanitario che è rimasto solo, sarebbe costretto a fare di tutto e di più". Questa la denuncia che arriva da Federico Pilagatti, segretario regionale Sappe (Sindacato autonomo polizia penitenziaria).
"Nel discorso di fine anno il Presidente della Repubblica ha dedicato anche un passaggio alle carceri acchè si rispettassero i valori costituzionali quali la dignità della persona, il diritto alla salute, il reinserimento sociale - scrive nella nota Pilagatti -. Purtroppo ancora una volta i buoni intenti fanno a pugni con la dura realtà, che si sta vivendo nelle carceri a partire da Taranto, ove il diritto alla salute sembra essere calpestato sempre di più. Eppure il Sappe da tempo denuncia una situazione di grande affanno per non dire peggio, nell’assistenza sanitaria ai detenuti presenti nel carcere di Taranto, con i detenuti psichiatrici abbandonati a se stessi, malati cronici con carenza di assistenza, che generano preoccupanti situazioni di protesta da parte dei detenuti".
"Abbiamo notizia che nei giorni scorsi il carcere, per alcune ore, è rimasto senza nessun medico poiché il dirigente sanitario era impegnato in una riunione all’Asl, mentre i poliziotti dovevano far fronte alle pressanti lamentele dei detenuti che chiedevano di essere visitati da un sanitario - scrive Pilagatti -. A questo punto ci chiediamo cosa deve accadere ancora acchè l’Asl adotti provvedimenti urgenti adeguati a tamponare la situazione? Non sanno i dirigenti che comandano la sanità tarantina che presto potrebbero scoppiare disordini con i detenuti, se l’emergenza persiste? Non sa il dirigente generale dell’Asl che l’interruzione del servizio di assistenza ai detenuti è punito da leggi dello Stato? Purtroppo questi signori non hanno ancora capito che ci troviamo di fronte a 900 detenuti (sovraffollamento di più dell’80% della capienza regolamentare) di cui tantissimi affetti da patologie importanti tra cui psichiatrici, tossicodipendenti, patologie croniche, cardiache. Sicuramente la mancanza di medici è un problema generale, ma riteniamo inaccettabile che l’Asl di Taranto non metta in campo iniziative straordinarie per tamponare il fenomeno".