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Taranto, bus elettrici e veloci: il Municipio sceglie la commissione

Fabio Venere

Si tratta di tre ingegneri che dovranno valutare le offerte presentate

TARANTO - Dario Oliverio (presidente), Mario Binetti e Francesco Cerqua. Sono questi tre ingegneri esterni all’Amministrazione comunale di Taranto quelli che valuteranno le offerte presentate per partecipare al bando di gara per l’acquisto di bus veloci delle Brt.

Brt, altro passo in avanti. L’iter amministrativo che porterà, nell’arco di almeno un biennio, le linee di autobus veloci per le strade di Taranto raggiunge ora un’altra tappa. Si tratta, evidentemente, di un ulteriore tassello di un mosaico in cui, di recente, era stata già inserita la sua tessera più importante con l’assegnazione dell’appalto per quasi 80 milioni di euro della linea Tamburi - Talsano e del relativo deposito dei mezzi da realizzare in via Acton.

E, proposito dei mezzi, l’Amministrazione comunale nella scorsa estate aveva definto quella che, nel gergo burocratese, si definisce «determina a contrarre, prenotazione della spesa». Che, per dirla con un lessico più informale, significa che gli uffici della direzione Polizia locale avevano reso effettive le risorse già disponibili in seguito ai finanziamenti ministeriali e (se l’espressione è concessa) messo il cappello sulla sedia. Da qui, il passo è stato davvero breve per poi indire la gara di appalto per acquistare gli autobus adatti a transitare sulle linee particolari come saranno quelle delle Brt (bus rapid transit).

In particolare, si tratta di una gara che verrà assegnata applicando il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa per la fornitura di 45 autobus elettrici da 18 metri e per la fornitura e attivazione delle relative infrastrutture. Che, nel caso specifico, riguardano di 16 punti di ricarica da installare ai capilinea delle linee «Blu» e «Rossa» della Rete Brt, ma non solo. Oltre ai bus, la fornitura al centro del futuro bando di gara comprenderà anche 67 punti di ricarica cosiddetti plug in da sistemare nel deposito e 1 carrello di ricarica portatile. Il tutto, comprensivo di apparecchiature, software, lavorazioni, installazioni e comunque quanto altro necessario per la corretta fornitura e posa in opera a regola d’arte, che garantisca la completa ed efficiente gestione e monitoraggio dell’intero sistema di trasporto. Per far tutto questo, il quadro economico previsto ammonta a 58 milioni di euro (Iva compresa).

Riepilogando, la linea Blu “Tamburi - Talsano”, collegherà il quartiere Tamburi a Talsano servendo nel suo percorso la Città Vecchia, il quartiere del Borgo, l’ospedale «SS. Annunziata», la base della Marina Militare e la periferia sud della città. Il percorso individuato presenta due diramazioni, la prima interna al quartiere Tamburi e, la seconda, all’altezza dell’intersezione tra corso Italia e via Ancona per servire il quartiere di via Lago di Montepulciano Lo sviluppo complessivo in un’unica direzione (al netto delle tratte comuni alle due diramazioni di cui sopra) è di circa 38,5 chilometri. La linea Rossa, “Paolo VI - Cimino” collegherà il quartiere Paolo VI alla pineta Cimino, toccando nel suo percorso: l’ospedale “San Giuseppe Moscati”; il Polo tecnologico; la Corte d’Appello; la Motorizzazione civile; la nuova stazione Nasisi; il quartiere Tamburi; Porta Napoli; la Città Vecchia; il Borgo, il quartiere Salinella e quello di Solito Corvisea fino al Terminal Cimino. Lo sviluppo complessivo inteso in un’unica direzione (considerando anche le tratte comuni alla linea Blu) è di circa 42 chilometri.

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