VERSO IL 2026
Giochi del Mediterraneo ecco le sedi delle gare a Taranto
Dal calcio alla ginnastica. La giunta Melucci dà il via libera al primo livello di progettazione. I siti individuati: Villa Peripato, PalaMazzola; PalaRicciardi; Centro nautico, stadio di atletica; stadio del nuoto e nei campi di calcio di Taranto e Talsano
TARANTO - Giochi del Mediterraneo 2026, la giunta Melucci accende il «semaforo verde» ai progetti di fattibilità tecnica ed economica presentati dall’agenzia regionale Asset Puglia, diretta da Elio Sannicandro, che ricopre anche l’incarico di direttore generale del Comitato organizzatore locale, presieduto a sua volta dal sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci.
In particolare, si tratta dei seguenti siti o meglio dei seguenti obiettivi da raggiungere: Campo scuola Salinella Atletica; realizzazione e gestione dell'impianto sportivo per il gioco del calcio E. Iacovone; PalaMazzola per lo svolgimento delle gare di ginnastica, pallacanestro, pallavolo ; nuova Palestra Ricciardi da destinare, sempre nell’ambito dei Giochi del Mediterraneo 2026, agli incontri di pugilato; pattinodromo comunale in cui, ovviamente, si disputeranno le gare di pattinaggio; campo comunale Talsano (calcio); complesso sportivo Magna Grecia (pallacanestro 3 contro 3); Giardini Villa Peripato (pallacanestro 3X3); impianto natatorio (nuoto pallanuoto); centro nautico sport nautici (vela - canoa - canottaggio); impianto di quartiere al quartiere Paolo VI (da destinare allo svolgimento degli incontri di judo, karate e lotta).
Per quel che riguarda, invece, i costi stimati dall’agenzia regionale, in particolare, per trasformare una parte della Villa Peripato in un impianto in cui giocare a pallacanestro con la formula del 3X3 dovrebbero essere sufficienti 1 milione di euro. La cifra, invece, sale a 4 milioni di euro per uqel che concerne la realizzazione degli interventi di riqualificazione dei palazzetti dello sport «Mazzola» e «Ricciardi». Diverso, in realtà, è il discorso che si deve sviluppare per quel che riguarda lo stadio del nuoto, ad esempio, per il quale il Comune ha avviato le richieste per ottenere i permessi agli uffici paesaggistici regionali. In questo caso, dunque, nel masterplan era indicata inizialmente una spesa prevista di 24 milioni di euro. Cifre, queste, che attendono di essere...confermate dal decreto che, facendo leva sul Fondo di Coesione 2021 - 2027, metterà (a breve) a disposizione 150 milioni di euro. Risorse, insufficienti, per portare a termine tutte le gare e le discipline sportive previste dal masterplan originario elaborato nel 2019 e aggiornato nel novembre del 2022.
Tornando agli impianti sportivi, con la sola eccezione del cosiddetto stadio dell’atletica leggera più comunemente noto come «campo scuola» finanziato per 3 milioni di euro con fondi comunali, per tutti gli altri si è ancora al primo livello di progettazione (quello proprio della fattibilità tecnica ed economica). Per dirla tutta, però, a partire dallo scorso 1 luglio, il Codice degli Appalti è cambiato e consente, dopo l’entrata in vigore delle modifiche normative, di indire le gare per gli appalti di opere pubbliche senza redigere più il progetto definitivo. Che viene eliminato. Dopo lo studio di fattibilità, infatti, si passa direttamente al progetto esecutivo. Anzi, non solo. Il commissario straordinario governativo, Massimo Ferrarese, o meglio ancora la Centrale unica di committenza che verrà individuata, potrebbe lanciare un bando di gara anche semplicemente avvalendosi del Ptfe (progetto di fattibilità tecnica ed economica) ricorrendo poi all’appalto integrato ovvero cedendo la definizione della progettazione a chi si aggiudica la stessa gara di appalto.