Progetti per la città vecchia
Taranto, ecco il terzo bando per le case a 1 euro
Ieri il «tour» con i potenziali acquirenti tra gli immobili messi in vendita dal Comune
TARANTO - Con il terzo bando per le «Case a 1 euro» il Comune di Taranto ha un obiettivo: ripopolare la città vecchia, rivitalizzandone il sistema socio economico. Ma dopo aver fatto il tour con i tecnici della direzione Patrimonio ci si rende conto che c’è un altro obiettivo: ridare luce passo passo ad intere porzioni di città vecchia. I primi due bandi sono oramai stati assegnati e 11 immobili sono in via di ristrutturazione. Non sono ancora decorsi i tre anni, previsti per terminare le prime assegnazioni.
Il primo bando, infatti, è stato indetto a fine del 2020 e chiuso a metà 2021, eppure vista la burocrazia, la mole di lavoro per il restauro degli immobili e le criticità di conservazione, molto probabilmente ai primi aggiudicatari sarà concessa una proroga. «Criticità che saranno compensate dalla bellezza che poi ne verrà fuori a restauro terminato e dal vivere in un centro storico come quello di Taranto» dice l’assessora al Patrimonio Laura Di Santo.
Ora tocca al terzo bando che comprende tre edifici: il primo immobile affaccia su Postierla Immacolata, molto vicino ai localini che affollano Via Duomo e all’Università; il secondo immobile si trova in via Paisiello, vicino a Palazzo Latagliata e Palazzo Stola, a due passi dalla Ringhiera e dalla casa del compositore; il terzo lotto, che confina con il secondo, in vicoletto Serafico. «Un isolato verrà riqualificato» ha sottolineato durante il tour Clorinda Garrafa, istruttore tecnico amministrativo della direzione Patrimonio del Comune di Taranto, che ha spiegato: «la scelta in questo bando, è stata proprio mirata a riqualificare un’area ben precisa, proprio difronte a Palazzo D’Ayala, che sarà ristrutturato con dei finanziamenti Cis, che il Comune sta già gestendo ed è già in atto la progettualità per poter iniziare i lavori». Con «Case a 1 euro» si intende implementare la riqualificazione attraverso l’intervento dei privati. Inoltre i due edifici insieme daranno nuova vita a Vico Pontescuro, oggi chiuso, che da palazzo D’Ayala conduce direttamente in via Duomo.
Si tratta di immobili per lo più di grandi dimensioni, il primo che sviluppa su 188 metri quadri, il secondo 250 e si sviluppa su tre piani, il terzo invece è il più grande con i suo 630 metri quadri, ma è anche più malandato, perché completamente sventrato. L’importante, insomma, è salvare la facciata, perché all’interno c’è poco di salvabile. «Chiaramente siamo in un centro storico -spiega l’architetta Garrafa- di cui ancora non si riconosce il valore architettonico. Bisogna capirne la potenzialità. Anche un piccolo elemento decorativo che c’è sulla facciata va preservato. Sicuramente la Sovraintendenza, a cui si richiede il parere prima dei lavori, non consente l’intera demolizione».
Al tour hanno partecipato circa 25 persone interessate agli edifici, tutte provenienti da Taranto e provincia, ma molte richieste di informazioni sono arrivate anche dell’estero. Tra i partecipanti qualcuno si è detto spaventato, qualcun altro molto ottimista.
«Il sistema di premialità per chi si aggiudicherà questo bando -sottolinea l’assessora Di Santo- sarà incentrato sulla sostenibilità. Saranno premiati i progetti che utilizzeranno materiali innovativi e sostenibili, con l’obiettivo di un basso consumo energetico. Questo è uno degli obiettivi di Ecosistema Taranto e quindi saranno adottati dei criteri in merito».
Ma veniamo alle scadenze previste dal bando. Entro un anno, gli assegnatari dovranno consegnare i titoli abitativi e le autorizzazioni, mentre entro tre anni si dovrà portare a termine la progettazione.